Il Gruppo SOCOMEC, pioniere nella produzione dei sistemi UPS in Francia, è entrato a far parte di un progetto pilota della Commissione Europea volto alla creazione di un unico sistema di riferimento per la valutazione ambientale dei prodotti e alla stesura di vere e proprie linee giuda per la misurazione delle prestazioni ambientali dei gruppi UPS lungo l’intero ciclo di vita.
Il sistema dovrà essere applicato a tutti i prodotti del mercato europeo, coprire tutti i settori e accompagnarsi a attività di comunicazione in materia ambientale con lo scopo preciso di fornire informazioni chiare, comparabili e affidabili sulle prestazioni ambientali dei prodotti verdi.
La Commissione Europea ha elaborato due metodi per valutare le prestazioni ambientali dei prodotti verdi lungo l’intero ciclo di vita – il PEF (Product Environmental Footprint) e l’OEF (Organization Environmental Footprint) – di cui ha raccomandato l’uso a tutte le parti chiamate in causa (Stati Membri, aziende, organizzazioni private ecc.), ed ha annunciato un periodo di prova di tre anni per elaborare linee guida specifiche per i prodotti e i settori interessati, attraverso un processo che coinvolga tutte le parti.
Considerati gli interessi in gioco, un consorzio costituito da produttori europei di UPS (Schneider Electric, SOCOMEC, Eaton, Emerson, Legrand), associazioni professionali (Gimélec, CEMEP) ed esperti dell’ambiente (Ecopassport, SGS) si è offerto volontariamente per condurre la fase pilota lanciata dalla Commissione con l’obiettivo di redigere le linee guida per la valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti (PEF). Tra i 90 candidati appartenenti a svariati settori merceologici, la Commissione Europea ne ha selezionati 14, tra i quali il consorzio “UPS”.
Secondo Jean-Marc Hornsperger, responsabile dello sviluppo tecnologico SOCOMEC , “tre fattori sono stati determinanti per la decisione della Commissione. In primo luogo, le dimensioni del mercato europeo dei produttori di UPS coinvolti. In secondo luogo, la varietà delle applicazioni UPS: B2B e B2C, residenziale/domestico, PMI, industria, data center ecc. E infine, la non meno importante disponibilità di un sistema di riferimento preesistente di portata europea e il livello di maturità raggiunto grazie al lavoro di Ecopassport/CEMEP guidato da Socomec”.