Nell’ultimo anno un numero crescente di installatori ha registrato un aumento nelle richieste di impianti video. È quanto emerge da una survey focalizzata sulle soluzioni di video sorveglianza e video verifica rivolta agli installatori da RISCO Group, specialista nello sviluppo di soluzioni di sicurezza integrate.
Come confermato dai numeri del rapporto promulgato da ANIE Sicurezza lo scorso novembre (+5% nel 2017 per un totale di 2,5 miliardi di euro di valore), uno dei fattori trainanti, in linea con l’indagine condotta da RISCO, è quello degli impianti di videosorveglianza, che registrano una crescita a doppia cifra (+10%), grazie anche alle evoluzioni abilitate dalla tecnologia negli ultimi anni.
Video verifica questa sconosciuta
Alla luce dei segnali positivi lanciati dal mercato, RISCO ha voluto approfondire attraverso il confronto con i propri installatori i trend relativi alle soluzioni video, nonché investigarne la conoscenza e la percezione da parte degli utenti finali. Se la video sorveglianza si conferma ormai essere entrata a far parte delle soluzioni più conosciute e richieste dai clienti (64%), la percentuale è più che dimezzata (27%) quando si parla di soluzioni di video verifica.
Sebbene il cliente finale risulti quindi poco consapevole delle funzionalità e delle avanzate opportunità offerte dalla video verifica, questa viene progressivamente proposta dagli installatori con una maggiore incidenza (75%) rispetto alla video sorveglianza (50%). Infatti, conoscendone ampiamente le caratteristiche tecniche, i professionisti della sicurezza la ritengono maggiormente in linea con le esigenze emergenti, i nuovi stili di vita e le abitudini quotidiane che vedono le persone sempre più avvezzi alla tecnologia e alla mobilità, e soprattutto per andare incontro alla richiesta crescente di avere sempre sotto controllo in tempo reale ciò che ci sta a cuore, casa compresa.
La soluzione RISCO VUpoint consente, infatti, di ricevere – in caso di un evento che fa attivare l’allarme- clip video o immagini per verificare l’origine del problema e poter decidere di segnalare prontamente la situazione alla Polizia; è inoltre possibile richiedere immagini in tempo reale – in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi – su richiesta, se ad esempio si vuole verificare il rientro dei propri figli da scuola o il comportamento del proprio animale domestico rimasto solo a casa durante una giornata di lavoro. Anche nel caso in cui non ci sia nessun allarme reale, la video verifica on-demand garantisce agli utenti maggiore tranquillità sullo stato della propria abitazione.
La video verifica e video sorveglianza permettono entrambe di verificare on demand la situazione nella proprietà, ma solo la video verifica permette all'utente di ricevere una notifica di allarme e quindi di prendere decisioni tempestive. Al contrario, la videosorveglianza non offre questa possibilità, anche se permette di prendere visione a posteriori di quanto è stato registrato.
Installatori ancora poco avvezzi a privacy e GDPR
Lo scoglio principale all’adozione di soluzioni video risulta essere il costo (63%), seguito dalla poca dimestichezza con dispositivi abilitati (21%). Interessante, tuttavia, notare la preoccupazione e la diffidenza diffusa tra gli utenti italiani (9%) per quanto riguarda l’aspetto della privacy. Tema questo quanto mai attuale per la normativa GDPR recentemente entrata in vigore che interessa anche i dispositivi di video sorveglianza e che prevede, in alcuni casi, una specifica dichiarazione in merito. L’indagine ha però evidenziato che solo un installatore su quattro conosce effettivamente la normativa e si sente di poter consigliare i propri clienti in merito, mentre più di metà (60%) confessa di non conoscere le situazioni in cui è necessario dichiarare la presenza di dispositivi video.