Autodesk ha annunciato che Mpartner, società di Project & Construction Management, ha scelto AEC Collection per la gestione parametrica dei propri progetti attraverso il BIM (Building Information Modeling) nonché per la progettazione costruttiva del Nuovo Campus Universitario dell’ospedale Humanitas.
Mpartner è una società milanese di Project & Construction Management attiva dal 2005 che si occupa della gestione dell’intero processo edilizio dalle fasi iniziali al cantiere, incluse le attività di coordinamento ed esecuzione di tutte le suddette competenze specialistiche. Per tale motivo, l’utilizzo di un modello digitale è importantissimo perché permette di integrare le diverse discipline, di condividere con il committente del progetto quale sarà il risultato finale già dalle fasi iniziali, e di avere a disposizione sullo stesso modello tutti i dati e le informazioni aggiornate
Grazie a questo innovativo approccio Mpartner si è occupata della progettazione esecutiva e costruttiva architettonica, e del coordinamento generale della progettazione strutturale ed impiantistica per il Nuovo Campus Universitario dell’ospedale Humanitas, a Pieve Emanuele.
“Il progetto ha compreso la realizzazione dell’Hub, che comprende le aree comuni come la biblioteca e gli spazi dedicati alla ristorazione, e dell’edificio della Didattica in cui sono previste le aule e la parte di uffici per il rettore e i docenti”, chiarisce Andrea Matricardi, progettista e partner di Mpartner.
Sono stati quindi collegati i due edifici con una piastra seminterrata, nella quale sono ospitate sia le attrezzature sia la distribuzione impiantistica , consentendo l’accesso al terzo edificio, sede dei laboratori della Ricerca. Il campus è completato da una quarta costruzione adibita a struttura destinata all’accoglienza con gli alloggi e ad altri spazi collettivi.
L’impiego degli strumenti compresi della suite Autodesk AEC Collection ha permesso al team di progettisti di Mpartner di sviluppare simultaneamente su un modello multidimensionale le diverse componenti afferenti alle discipline architettonica, strutturale e impiantistica del campus.
“L’uso di Autodesk Revit ci ha permesso di sviluppare un modello 3D completo che rispondesse sia alle esigenze di una fase di progetto costruttiva sia alle necessità espresse dal committente – sottolinea Omar Bianchini, BIM Manager di Mpartner -. Abbiamo riprodotto in versione digitale tutta la parte strutturale sulla quale è stato poi possibile sviluppare tutta la parte di impianti, partendo dalla distribuzione complessiva sino alla singola componentistica”.
Questa funzionalità è risultata importante anche ai fini della manutenzione, una volta consegnato l’edificio. “Abbiamo integrato tutti gli oggetti con parametri personalizzati, utili per poi essere gestiti e interrogati da software di Facility Management terzi utilizzati dal committente – continua Bianchini -. Questo consentirà di avere sempre accessibili e facilmente aggiornabili tutti i dati relativi alle componenti ingegneristiche, architettoniche e impiantistiche del Campus per interventi proattivi ed efficaci di manutenzione”.
L’utilizzo di Autodesk Navisworks ha quindi permesso la verifica di interferenze sul campo tra le parti architettoniche e impiantistiche, abbattendo il rischio di errore in fase di cantiere. Ma il vero vantaggio di questo approccio è la quantità di informazioni messe a disposizione sulle geometrie, sulle prestazioni degli edifici che Mpartner progetta e sulla componentistica, che saranno utili anche per una efficienza senza confronti in ottica manutentiva. Tutto ciò consente infatti di adottare processi automatizzati che contribuiscono a migliorare il modo di progettare.