Di attacchi hacker, purtroppo, ogni giorno ce ne sono tantissimi. E non c’è solo il fenomeno del pishing a ‘colpire’. Infatti, molto spesso, gli hacker riescono a intrufolarsi nel PC perché l’utente, che magari non è particolarmente esperto, naviga su siti non sicuri.
Accetta delle condizioni particolari e il danno è fatto. Si può, però, fare prevenzione seguendo dei consigli. Eccone alcuni.
È il sito ufficiale dell’azienda?
Non sempre è facile trovare siti sicuri come https://www.nuovicasino.it/ e, quindi, bisogna tenere gli occhi sempre aspetto. La prima domanda da farsi è: “quel sito, è il portale ufficiale dell’azienda?”. Ovvio che se si naviga su un sito ufficiale, soprattutto quando si tratta di grandi compagnie, nella stragrande maggioranza si è al sicuro.
Però se si cercano vie traverse, magari semplicemente per risparmiare qualcosa, ci si può imbattere in siti ‘clone’. Cioè, in quei siti che assomigliano a quello ufficiale ma che, in realtà, non hanno nulla a che vedere.
Quindi, massima attenzione da questo punto di vista!
Ci sono tutte le informazioni legali?
Non è necessario essere un esperto di legge o fiscalità per capire se nel footer – cioè la parte in basso di ogni sito web che, di solito, si trova in ogni pagina nello stesso – o nella sezione contatti ci siano tutte le informazioni legali che, per legge, sono obbligatorie.
Mai come stavolta, infatti, non è il solito ‘capriccio’ della burocrazia italiana ma avere un portale con tutti i crismi del caso è sinonimo di affidabilità. Anche solo per il fatto che, non appena è registrato, viene controllato.
Ad esempio, così come per attività commerciali ‘fisiche’, va da sé che anche gli ecommerce già avviati devono avere una partita IVA. Se manca, allora deve scattare il campanello d’allarme. Parlando sempre di commercio elettronico, devono essere ben chiari la politica del reso, i metodi di pagamento e tutte le varie cose che appartengono al mondo del commercio online.
Per evitare ogni problema, se tutte queste informazioni sono assenti, è meglio chiudere la pagina e virare su altro.
È presente il protocollo HTTPS?
Sì, questo è un aspetto un po’ più tecnico che, dato l’alto tasso di analfabetizzazione digitale in Italia, non sempre è conosciuto ai più. Il protocollo https è un sistema di sicurezza che protegge le varie transazioni. Senza andare troppo nel tecnico, è l’acronimo di Hypertext Transfer Protocol Secure e serve proprio per crittografare tutti gli scambi di dati che ci sono tra l’utente e il sito.
Come si può immaginare, è un protocollo usato particolarmente dagli ecommerce, visto che si tratta di soldi e inserimento della carta, però è utilizzato anche da altri portali che possono richiedere iscrizioni alla newsletter o registrazioni per attivare un proprio account.
Per vedere se un sito ha il protocollo https basta evidenziare l’URL e vedere se quest’ultimo comincia proprio con https e se, quindi, di conseguenza, ha una sorta di lucchetto.
Ce ne sarebbero anche altri di suggerimenti ma basta seguire questi e, salvo complicazioni, si è quasi al sicuro!