Secondo una ricerca condotta da Strategy Analytics, la maggior parte delle persone tende a cambiare smartphone in media ogni 2-3 anni, spesso a causa di una batteria scarica o non più funzionante. Una conferma che arriva anche dai dati del laboratorio SUPERVOOC di OPPO, tra le aziende più conosciute al mondo nel settore degli smart device, che ha riscontrato come, dopo un anno di utilizzo, la maggior parte delle batterie degli smartphone ha appena il 90% della capacità originale; dopo due anni, la percentuale scende addirittura all’80%.
L’utilizzo quotidiano con una carica completa passa quindi da 24 ore con uno smartphone nuovo, a 19 ore dopo due anni. Questo senza considerare l’uso intensivo dello smartphone, come l’esecuzione di più applicazioni contemporaneamente o l’utilizzo di giochi online ad alta intensità grafica.
Nonostante esistano diversi consigli e guide che aiutano a preservare la durata della batteria, come la regola del 20:80, che prevede di mantenere sempre la batteria carica tra il 20% e l’80%, OPPO ritiene che non debba essere l’utente a preoccuparsi di ovviare a questo problema. Per questo motivo, ha dedicato tre anni a condurre ricerche sulle batterie agli ioni di litio, che hanno portato a una soluzione di ottimizzazione della salute della batteria a livello di sistema, chiamata OPPO Battery Health Engine (BHE).
OPPO BHE è in grado di mantenere una batteria a oltre l’80% della sua capacità originale dopo ben 1.600 cicli di carica, o circa quattro anni di utilizzo tipico se caricata una volta al giorno. Si tratta di un valore doppio rispetto all’attuale media del settore di 800 cicli, che rende le batterie dotate di OPPO BHE le più longeve al mondo in termini di durata.
Perché le batterie perdono la capacità di immagazzinare la carica con il passare del tempo?
Per capire come funziona il rivoluzionario OPPO BHE, è necessario comprendere innanzitutto come si carica e scarica una batteria agli ioni di litio.
Al suo interno, gli ioni di litio si spostano dall’elettrodo positivo a quello negativo quando la batteria è in carica, attraverso un processo noto come conduzione elettrolitica. Quando la batteria si scarica, si verifica il processo opposto. La quantità di carica in grado di spostarsi tra gli elettrodi durante uno di questi processi dipende dalla quantità di ioni di litio attivi presenti nella batteria. Purtroppo per le batterie agli ioni di litio, è possibile che gli ioni di litio attivi diventino inattivi o “morti”, se sottoposti a corrente eccessiva o a sovraccarico. Quando ciò accade, l’accumulo di ioni di litio morti porta a una diminuzione della capacità della batteria.
La soluzione per evitare la morte del litio e preservare la capacità della batteria sarebbe quella di evitare il sovraccarico controllando la corrente e la tensione di carica entro un intervallo appropriato. In questo senso, il potenziale dell’elettrodo negativo è un indicatore importante che può essere utilizzato per monitorare la corrente e la tensione di carica in tempo reale. Tuttavia, la sua misurazione pone un’altra grande sfida, in quanto è impossibile misurare il potenziale di un singolo elettrodo senza aggiungere un altro “terzo” elettrodo alla batteria, il quale non solo sarebbe poco pratico per la disposizione della batteria, ma aggiungerebbe anche dimensioni al design dello smartphone.
Oltre alla propria ricerca tecnica, OPPO conduce anche regolari revisioni delle ultime ricerche accademiche per assicurarsi che i propri sforzi siano concentrati sulle aree più all’avanguardia. Durante una di queste revisioni, OPPO si è imbattuta nella ricerca del professor Gregory Offer, specializzato nella ricerca sulle batterie al litio presso l’Imperial College di Londra, il quale ha compiuto progressi teorici per ottenere il potenziale dell’elettrodo negativo utilizzando modelli algoritmici che misurano la corrente e la tensione effettive della batteria.
Durante la collaborazione, OPPO ha sfruttato la sua comprensione dettagliata e la sua esperienza decennale nello sviluppo di applicazioni pratiche di batterie per sviluppare un modello di batteria in grado di misurare il potenziale dell’elettrodo negativo in tempo reale. L’azienda ha fornito una grande quantità di dati di test per sviluppare il modello pratico di batteria basato sui concetti teorici del professor Gregory Offer. Tuttavia, poiché l’applicazione iniziale era destinata solo a batterie a cella singola, gli ingegneri OPPO hanno dovuto condurre ulteriori esperimenti e test per implementare il protocollo di comunicazione bidirezionale OPPO per estendere la compatibilità del modello alle batterie a due celle presenti nei propri smartphone.
Dopo tre anni di test e modifiche, il team ha sviluppato un modello di batteria accurato in grado di tracciare in tempo reale il potenziale dell’elettrodo negativo senza aggiungere un terzo elettrodo. Grazie a queste misurazioni, OPPO è in grado di controllare con precisione parametri quali la velocità di carica e la temperatura della batteria per offrire il miglior equilibrio tra prestazioni e longevità.
Questo innovativo modello di batteria, denominato Smart Battery Health Algorithm, è una delle due tecnologie che compongono OPPO BHE.
Protezione hardware per la durata della batteria
Oltre all’algoritmo intelligente, un’ulteriore innovazione rivoluzionaria di OPPO BHE è la tecnologia Battery Healing, che aiuta a preservare la durata della batteria alterandone la chimica interna. Quando le batterie agli ioni di litio si caricano e scaricano, la disgregazione dei composti elettrolitici sotto il potenziale elettrico provoca la formazione di un sottile strato noto come interfase elettrolitica solida (SEI), essenziale per il funzionamento, dove agisce come una pellicola protettiva che migliora le prestazioni degli elettrodi e impedisce che vengano danneggiati dalle molecole dell’elettrolita.
La tecnologia Battery Healing di OPPO migliora ulteriormente le prestazioni degli elettrodi e aiuta a mantenere la SEI in uno stato più stabile, duraturo e ottimale, migliorando la durata della batteria grazie alla riduzione dei danni che le continue cariche e scariche causano agli elettrodi.
Esperienza di ricarica senza preoccupazioni con la serie Reno8
Con la serie Reno8, gli utenti non si limitano a beneficiare di una batteria più duratura grazie al nuovo BHE. Grazie alla tecnologia di ricarica SUPERVOOC da 80 W, possono caricare la batteria da 4500 mAh di Reno8 e Reno8 Pro al 50% in circa 10 minuti e al 100% in circa 30 minuti. I test effettuati da TÜV Rheinland dimostrano che anche una ricarica di 5 minuti è sufficiente per 2 ore di gioco. Inoltre, la protezione di ricarica a cinque strati integrata garantisce una ricarica più sicura, in modo che gli utenti possano godere dei vantaggi di una ricarica ultraveloce e di una maggiore durata della batteria senza preoccupazioni.
Dal SUPERVOOC ad alta efficienza e potenza, all’AIRVOOC wireless, al mini-caricatore SUPERVOOC, fino al nuovissimo Battery Health Engine, OPPO è sempre all’avanguardia nella tecnologia delle batterie e della ricarica. Con l’arrivo di altre soluzioni di ricarica innovative, OPPO continuerà a esplorare nuovi modi per offrire a un maggior numero di utenti un’esperienza di ricarica sicura ed efficace.