Sono oltre 32 milioni gli italiani che utilizzano ogni mese dispositivi mobili per collegarsi a Internet. Lo dicono i dati dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, riferiti all’edizione 2018/2019.
Dalle chat di messaggistica istantanea ai social network, dallo shopping alla prenotazione di un ristorante o di un biglietto aereo, passando per il calcolo delle calorie bruciate durante la corsa mattutina: gran parte delle azioni quotidiane, anche quelle più banali, passa ormai dall’utilizzo di app.
E la sicurezza domestica non fa eccezione, complice l’evoluzione tecnologica che ha reso la casa sempre più connessa, ma soprattutto gestibile da smartphone.
Stando ai risultati del suo ultimo studio RISCO Group, che ha voluto approfondire il rapporto dei suoi utenti con la tecnologia e il loro essere sempre always-on con le app nell’ambito della gestione della sicurezza domestica, è emerso che sempre più famiglie interagiscono con le icone presenti su smartphone e tablet per la gestione di quelle incombenze che, nella frenesia della vita quotidiana, sono all’ordine del giorno.
Basti pensare che secondo l’indagine di RISCO nel corso dell’ultimo anno quasi due terzi dei suoi utenti utilizzatori di iRISCO (60%) sono usciti di casa con il dubbio di non aver chiuso la porta e addirittura oltre l’80% con il dubbio di non aver inserito l’allarme. Diventa perciò indispensabile e prezioso poter contare su soluzioni che consentono di connettersi alla propria abitazione tramite app, sanando qualsiasi dubbio su possibili dimenticanze – senza dover tornare a casa o scomodare parenti o vicini per controllare – potendo quindi proseguire la propria giornata in piena tranquillità. Ben l’83% dei rispondenti, nella scelta d’acquisto del sistema di sicurezza, si è lasciato notevolmente influenzare dalla possibilità di monitorare la propria abitazione da remoto tramite app ed è ormai quasi un quinto degli utenti che gestisce la sicurezza della propria casa solo da mobile, mandando “in pensione” la tradizionale tastiera.
Gli utenti dipendenti dal controllo
Se da un lato le app offrono agli utenti la tranquillità di avere la gestione dell’abitazione a portata di smartphone, dall’altro c’è il rischio che ciò diventi un’abitudine difficile da controllare. Lo conferma la forte dipendenza dall’avere tutto sempre sotto controllo “qui e ora”: oltre due terzi degli intervistati dichiara, infatti, di collegarsi abitualmente al device mobile tramite iRISCO per visionare la casa una o più volte al giorno. Si tratta di una “dipendenza” che non va mai in vacanza: la percentuale degli utenti che si collegano una a più volte al giorno dalle mete di villeggiatura rimane pressoché invariata (66%).
Ciò detto, il 92% degli utilizzatori di iRISCO si dice convinto che la tecnologia rappresenti un valore aggiunto inestimabile nella protezione dell’abitazione. La tecnologia ha conquistato il cuore – e la fiducia – degli utenti RISCO del Bel Paese migliorando la tranquillità e la sicurezza del poter monitorare ovunque e in qualsiasi momento l’abitazione, l’ottimizzazione del tempo e la gestione da remoto di elettrodomestici, accessi e tapparelle – rispettivamente per il 76%, 75%, 18% e 9% degli intervistati.
Stando a quanto riferito in una nota ufficiale da Ivan Castellan, Branch Manager di RISCO Group Italia: «Vivere e gestire attività in mobilità non è più una moda per gli italiani, ma uno stile di vita che permette di combinare la sicurezza e la tranquillità offerte dalle nuove tecnologie. Allo stato attuale, i sistemi di sicurezza tradizionali non sono più sufficienti: gli utenti, infatti, guardano con favore e fiducia crescente a sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati gestibili da remoto, via smartphone o tablet, che offrono livelli di affidabilità, tranquillità e immediatezza senza precedenti».