Fino a che punto le piccole e medie imprese europee si impegnano per garantire l’eco-sostenibilità sul posto di lavoro? Quali sfide e ostacoli devono affrontare per implementare i cambiamenti necessari e introdurre un’eco-tecnologia più conveniente? Mentre in questi giorni si svolge a Marrakesh Cop 22, la conferenza Onu sul clima, una nuova ricerca “SMEs: Closing the Sustainability Gap” effettuata dalla società di analisi europea Quocirca per conto di Epson, mostra che soltanto il 42% delle PMI si sta interessando all’efficienza energetica sul posto di lavoro, rispetto al 77% delle aziende di grandi dimensioni.
Un approccio antiquato che occorre modificare.
Quando affrontano il problema, le piccole e medie imprese sembrano perdere di vista il quadro generale, concentrandosi solo su attività come il riciclo della carta o l’uso di lampadine a risparmio energetico. È tuttavia evidente che la mancata integrazione di semplici procedure di stampa eco-sostenibili nelle routine aziendali comporta la perdita di notevoli vantaggi economici.
Grazie alle discussioni in corso a livello mondiale, infatti, molte grandi aziende si stanno spingendo oltre i piccoli impegni per la sostenibilità e stanno implementando un approccio “top-down”, con il vantaggio di una leadership forte e di strategie basate sulle azioni per il futuro. Queste innovazioni consentono di portare la sostenibilità a un nuovo livello, introducendo nel DNA dell’azienda una nuova mentalità di attenzione verso l’ambiente, ad esempio verificando come ogni prodotto, servizio o attività influisce sull’ambiente in ogni fase del ciclo di vita.
Di fatto, non si tratta più di valutare “se” intendono investire nella sostenibilità, ma “in che modo” il pensiero eco-sostenibile può essere integrato nella strategia di un’azienda.
Come si può raggiungere l’obiettivo?
Nonostante le apparecchiature IT siano una fonte importante di consumo, solo l’8% delle piccole e medie imprese usa strumenti a risparmio energetico. Di conseguenza, un numero molto elevato di imprese non usufruisce dei notevoli benefici in termini economici e ambientali. Mediante una pianificazione preventiva, nonché ricerca e investimento nelle risorse, le piccole e medie imprese potrebbero ottenere maggiore efficienza e risparmio sui costi seguendo solo questi cinque semplici passaggi descritti da Quocirca:
1. Comprendere i costi e i consumi energetici attuali. Solo una volta ottenuta questa conoscenza, è possibile cercare opportunità che vadano oltre le attuali condizioni; ad esempio, sono già diffusi l’illuminazione a basso consumo energetico e il riciclo della carta, ma esistono molte altre opportunità per migliorare l’efficienza energetica, come i programmi a costo copia e l’attivazione di regole di stampa.
2. Riflettere sul ciclo di vita. E’ importante considerare l’intero ciclo di vita delle attività e delle apparecchiature utilizzate all’interno dell’azienda. Ad esempio, è possibile riciclare o ridistribuire l’apparecchiatura IT? Qual è il momento migliore per eseguire l’aggiornamento al fine di garantire le migliori prestazioni?
3. Osservare il quadro generale. Quando si sta per acquistare una nuova apparecchiatura IT, è necessario aggiungere ai fattori valutati anche il costo dell’energia e dei materiali di consumo per l’intero ciclo di vita. E’ importante anche esaminare l’efficienza energetica della nuova infrastruttura IT e degli altri dispositivi. Un segnale incoraggiante evidenziato dalla ricerca è che il 30% delle piccole e medie imprese ha già sostituito le stampanti laser con stampanti inkjet più efficienti dal punto di vista dei consumi energetici e dei costi.
4. Collaborare per ottenere risultati. Dalla ricerca è emerso che solo il 9% delle PMI ha una persona specifica responsabile della sostenibilità ambientale, rispetto al 57% delle aziende di grandi dimensioni. L’assunzione di una risorsa dedicata alla gestione della sostenibilità dovrebbe essere un fattore importante da considerare per qualsiasi tipo di azienda, sebbene per alcune possa essere difficile da mettere in pratica. In questo caso, è opportuno che le aziende scelgano un partner esterno in grado di offrire competenze e linee guida relative alle best practice per la sostenibilità.
5. Decentralizzare la gestione. Le aziende hanno molto da guadagnare dall’adozione di programmi a costo copia. Infatti, il 53% delle PMI segnala una crescita della stampa a colori e solo il 47% ammette di riciclare i materiali di consumo. Con un programma a costo copia è possibile ottenere procedure di stampa più efficienti e obiettivi di gestione convenienti, nonché affrontare le esigenze di sostenibilità.
“Sebbene a una prima considerazione la riorganizzazione dell’approccio alla sostenibilità possa apparire un compito difficile da intraprendere – ha dichiarato Flavio Attramini, Head of Business Sales di Epson Italia – l’attivazione di piccoli cambiamenti possono avere un impatto notevole. Un fatto sembra certo: mediante una collaborazione globale a livello di settore, attuando queste linee guida e le best practice di altre aziende, è possibile compiere passi enormi verso un futuro più sostenibile.”