Nel primo semestre del 2018 sono 1.635 le tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) raccolte sul territorio nazionale e avviate a corretto trattamento da Ecolamp, il consorzio senza scopo di lucro dedito alla raccolta e al riciclo delle apparecchiature di illuminazione giunte a fine vita. Il consorzio, che proprio in queste settimane si prepara all’ingresso nella raccolta differenziata di nuove categorie di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e a nuovi criteri di classificazione con l’entrata in vigore dell’Open Scope, ha registrato l’11% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Poco più della metà dei RAEE raccolti, ovvero 821 tonnellate, sono sorgenti luminose esauste (raggruppamento R5), mentre 814 tonnellate sono costituite da piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita (raggruppamento R4).
Nei primi sei mesi del 2018 sono aumentate di oltre l’8% le lampade esauste conferite dai privati cittadini presso i 1.807 centri di raccolta assegnati al Consorzio e diffusi su tutto il territorio nazionale, per un totale di 452 tonnellate. Altre 369 tonnellate sono state, invece, raccolte attraverso i servizi volontari messi a disposizione da Ecolamp per professionisti e operatori del settore.
Per quanto riguarda i RAEE la raccolta è aumentata del 18% rispetto allo scorso anno con 805 tonnellate provenienti dai 133 centri di conferimento assegnati al Consorzio sul territorio italiano, a cui si aggiungono 9 tonnellate – il 60% in più rispetto al 2017 – raccolte tramite i servizi volontari offerti da Ecolamp ai professionisti del settore e alla distribuzione.
Per quanto riguarda le lampadine – il raggruppamento storico del consorzio – dieci province italiane, di cui quattro lombarde, realizzano insieme il 42% della raccolta, pari a 343 tonnellate di rifiuti di illuminazione avviate a corretto trattamento su un totale di 821. Al primo posto si conferma Milano con 63 tonnellate, seguita sul podio da Roma con 56 e Bergamo con 55. Fa il suo ingresso nella parte alta della classifica Arezzo, unica città toscana, con 20 tonnellate, mentre restano stabili Venezia e Vicenza, rispettivamente con 23,5 e 22,8 tonnellate. Numeri positivi anche per Torino, che raggiunge le 29 tonnellate, e per Bologna che passa da 21 a 23.
A livello regionale, invece, a trainare la raccolta delle sorgenti luminose si confermano la Lombardia, che passa da 200 a 234 tonnellate, e il Veneto con 97 tonnellate raccolte nel primo semestre, seguito dalla Toscana che, con 77 tonnellate, recupera due posizioni rispetto al 2017. Si confermano, inoltre, tra le prime cinque regioni per la raccolta Ecolamp di sorgenti luminose esauste Emilia Romagna e Lazio, rispettivamente con 75 e 66 tonnellate. A metà classifica il Trentino Alto Adige passa da 18 a 22 tonnellate raccolte e guadagna così il decimo posto. Ottimi risultati anche per Abruzzo, da 9 a 12 tonnellate, Calabria, da 7 a 12 tonnellate, e Valle D’Aosta, che incrementa di oltre una tonnellata la propria raccolta e sfiora i 3mila chili di lampadine conferite.
“L’esperienza consolidata in questi primi dieci anni di operatività – dichiara Fabrizio D’Amico, Direttore Generale del consorzio Ecolamp – ci consente oggi di affrontare da protagonisti l’Open Scope RAEE, il nuovo campo aperto di applicazione, che dal prossimo 15 agosto produrrà significativi cambiamenti nel settore, modificando il criterio di classificazione e, di fatto, incrementando le tipologie di apparecchiature elettriche ed elettroniche da sottoporre a raccolta differenziata e da riciclare correttamente. Inevitabile sarà l’ingresso di nuovi produttori e importatori di apparecchiature elettriche, a cui Ecolamp ha già iniziato a dare il proprio supporto per affrontare in modo semplice, chiaro ed efficiente scadenze e adempimenti imposti dalla normativa RAEE”.