Ha aperto i battenti lo scorso 14 dicembre la mostra “On Assignment, una vita selvaggia” allestita al Forte di Bard da Stefano Unterthiner, fotografo naturalista con il quale Epson ha inaugurato una pluriennale collaborazione, nata dieci anni fa con la Little Wild Gallery e mai interrotta.
Oggi come ieri, Epson è partner della mostra che documenterà con 77 immagini di grande formato i lavori che il fotografo italiano ha realizzato su commissione del National Geographic Magazine nel periodo 2006-2017. Tutte le immagini in mostra, prodotte con stampanti e inchiostri Epson su carta cotone Epson Fine Art di altissima qualità, sono state realizzate da Stefano Unterthiner stesso nella Little Wild Gallery, la galleria-atelier presso il Forte di Bard attrezzata con tecnologia Epson.
Nella mostra, Unterthiner presenta per la prima volta al pubblico i suoi reportage realizzati su commissione del celebre magazine americano, raccontando con il suo sguardo il nostro rapporto con la natura e le altre specie. Le immagini esposte sono suddivise in dieci storie che mostrano un grande ritratto del mondo animale: dalle fotografie realizzate nello sperduto arcipelago di Crozet a quelle scattate in Cile sulle tracce del puma, dalle suggestive immagini sul cigno selvatico ai drammatici scatti che documentano il declino del cinopiteco in Indonesia.
Epson è da sempre protagonista nel mondo della fotografia, grazie alle prestazioni della sua tecnologia di stampa a getto di inchiostro che oggi rappresenta uno standard in ambito fotografico ed è impiegata dai più importanti fotografi nel mondo. I temi naturalistici prediletti da Stefano Unterthiner riflettono inoltre l’impegno dell’azienda giapponese sul fronte della tutela ambientale, che la vede impegnata sin dagli anni Settanta con iniziative importanti volte a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività e a sensibilizzare sul tema le comunità in cui opera.
Come riferito in una nota ufficiale da Stefano Unterthiner: «Voglio ringraziare Epson per essere al mio fianco anche in questa occasione, per avermi accompagnato in tutti questi anni e per aver sempre creduto nei miei progetti. Questa mostra è particolarmente importante perché racconta vent’anni della mia carriera professionale, della “vita selvaggia” che ho trascorso sul campo a fotografare la natura e i suoi abitanti con la speranza che il mio lavoro possa essere di qualche utilità. Non so se ci sono riuscito, ma sono certo che oggi, più che mai, sia necessario e urgente rimettere la natura e la conservazione al centro della nostra società».
Per Massimo Pizzocri, amministratore delegato Epson Italia: «Siamo felici che Stefano continui a condividere con noi il suo cammino e siamo orgogliosi di dare forma e colore ai suoi straordinari scatti, perché possa proseguire con la sua storia per immagini ad “avvicinare l’uomo alla natura”, certi che solo la conoscenza possa salvare e preservare la bellezza del nostro Pianeta».