Siamo la generazione del viaggio ad ogni costo. Non appena riusciamo a ritagliarci dei piccoli momenti durante il weekend o nei giorni di festa, così come quando disponiamo di un periodo più lungo di ferie, il primo pensiero è quello di viaggiare. Il dove non sempre è importante. Ciò che conta è andare, indipendentemente che si tratti di un luogo appena dietro l’angolo oppure di una meta remota. Scoprire cose nuove ci galvazzina e rinvigorisce mente e corpo, facendoci tornare poi alla normalità con una serie di sensazioni positive ed energie extra da spendere.
Ma, indagando più a fondo, perché viaggiare ci affascina così tanto?
L’idea della partenza è spesso associata all’evasione dalla routine e dal quotidiano. Spesso si parte anche per abbandonare situazioni complesse da gestire, allontanarsi da relazioni difficili o crisi, insomma per prendere le distanze, respirare e tornare pronti ad una nuova azione che ci riporti in carreggiata. Si viaggia anche per cercare riposo fisico e mentale o per affermare la propria posizione sociale, scegliendo luoghi trendy e ambiti. Non solo: per molti viaggiare significa scoprire se stessi, capire i propri bisogni anche grazie al confronto con persone, culture e stili di vita differenti dal nostro. In vacanza ci sentiamo infatti più liberi dalle costrizioni sociali e ci affidiamo ad una dimensione più istintuale del nostro Io.
Indipendentemente però dalla ragione del viaggio, partendo, affrontiamo situazioni ignote, imprevisti e nuove esperienze che contribuiscono certamente a portare ad un’impennata della nostra autostima. Si viaggia perciò per gratificare se stessi, ma anche per suscitare ammirazione in chi è rimasto a casa.
Nei viaggi, un altro aspetto fondamentale è quello attribuito alle relazioni: i legami affettivi (amicizia, amore) con i compagni di avventura diventano più saldi perché è con loro che si condividono esperienze comuni, rimendo un ricordo indelebile per sempre. Non mancano inoltre i famosi “amori estivi” carichi di grandi aspettative perché vissuti molto intensamente, ma che per la maggior parte sfumano velocemente una volta rientrati a casa.
Il viaggiare non è perciò fine a se stesso, ma va a soddisfare una serie di bisogni peculiari per ciascun individuo, che così dovrà andare alla ricerca di un percorso ritagliato sulle sue esigenze, consentendogli di realizzare tutta una serie di obiettivi che lui reputa importanti.
Per godersi appieno il viaggio è però importante partire senza pensieri. Organizzare una trasferta spesso può infatti essere anche origine di stress. Un aiuto importante, a questo proposito, arriva dalla tecnologia.
Prenotare online i biglietti aerei o del treno, pianificare gli spostamenti, scegliere le mete e le strutture meglio recensite grazie a TripAdvisor sono solo alcune delle potenzialità offerte dalla rete ai viaggiatori fai da te. Con TravelCar è ad esempio possibile trovare facilmente parcheggio del proprio veicolo presso i principali aeroporti italiani come ad esempio Fiumicino o Malpensa. L’auto potrà essere così parcheggiata e custodita a prezzi vantaggiosi, comparabili online, in parcheggi vicino all’aeroporto, raggiungibili con comode navette gratuite. A questo si aggiungono soluzioni assicurative ritagliate su misura di viaggiatore, pensate appunto per partite senza pensieri. Tra le più richieste, il servizio Car Valet (per arrivare con la propria auto al terminal e trovare un impiegato del Parcheggio che preleva l’auto e ce la riporta il giorno del ritorno, di nuovo al terminal).
In questo modo è possibile goderci il viaggio per placare la nostra mente e raggiungere un nuovo equilibrio psicofisico, tornando alla meta più forti e carichi di prima.