La Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (MBBM) si è aggiudicata il premio ‘Innovazione Digitale in Sanità 2018’ della School of Management del Politecnico di Milano nella categoria “Processi clinici e assistenziali”.
Ad essere premiato è stato il progetto di rilevazione dei parametri vitali dei neonati, di remotizzazione degli allarmi e di condivisione dei dati tramite i dispositivi mobili di cui da oltre un anno è dotato il personale medico e infermieristico del reparto di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) della Fondazione MBBM.
Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, nati nel 1999, hanno l’obiettivo di creare occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti di innovazione digitale per favorire lo sviluppo e l’innovazione di best practices.
Il premio è un riconoscimento al progetto di trasformazione del reparto di Terapia Intensiva Neonatale da open space a una “single family room”: la struttura della Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione MBBM è infatti organizzata in single family rooms, un modello innovativo, unico in Italia, con 16 posti letto per le cure intermedie e 12 posti letto di terapia intensiva neonatale.
Ogni stanza, oltre a possedere tutte le attrezzature mediche per la cura del paziente, offre ad uno dei due genitori la possibilità di stare in ogni momento accanto al loro bambino. L’intento è quello di coinvolgere nelle cure la famiglia e non separare il neonato dalla mamma o dal papà e creare un ambiente che possa favorire il contatto madre-neonato fin dai primi momenti di vita.
“Tra i vantaggi dell’organizzazione del reparto in single family room – afferma Paolo Tagliabue, direttore della Neonatologia e TIN alla Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma – vi è la garanzia che i dati del neonato vengono monitorati costantemente durante l’intero percorso clinico-sanitario, oltre alla possibilità di accedere ai parametri di ogni paziente attraverso la centrale di monitoraggio. La trasmissione degli allarmi dei monitor e degli strumenti medicali (pompe di infusione, ventilatori per la respirazione) avviene via web e arriva direttamente agli smartphone del personale in servizio, consentendo la creazione di un ambiente più confortevole per i familiari e per il neonato”.
Dal 2002 la documentazione clinica e radiologica del reparto è digitale: la cartella clinica cartacea è stata sostituita da quella elettronica che gestisce completamente la storia clinica dei piccoli pazienti dall’ingresso alla dimissione ed oltre, un sistema digitale che permette alla TIN di Monza di essere la prima in Italia completamente paperless e filmless.
Giuseppe De Leo, presidente della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, ha accolto con entusiasmo la notizia del riconoscimento, congratulandosi con tutto lo staff impegnato quotidianamente all’interno dei reparti della Fondazione.
La Neonatologia-Terapia Intensiva Neonatale (TIN), con la Clinica pediatrica e la Clinica ostetrica, fa parte dell’area materno-infantile gestita dalla Fondazione Monza Brianza per il Bambino e la sua Mamma all’interno dell’Ospedale San Gerardo di Monza.
Inaugurata nel 1972, è stata una delle prime neonatologie italiane. Oggi è l’unico centro nascita della città ed è centro di riferimento per il neonato a rischio per l’intera Brianza. Ogni anno, infatti, nascono presso l’unità operativa mediamente 3.000 bambini. Di questi, circa il 10% necessita il trasferimento presso il reparto di Terapia Intensiva Neonatale per ricevere cure o monitoraggio intensivo. I grandi prematuri, nati con un peso inferiore ai 1.500 grammi, sono circa 80 ogni anno, di cui 30 pesano meno di un chilo.
La Terapia Intensiva Neonatale è inserita nel database internazionale Vermont Oxford Network, che comprende le più importanti neonatologie europee e mondiali e che mette a confronto la qualità e gli esiti delle cure ai piccoli sotto i 1.500 grammi, consentendo un continuo aggiornamento e un livello massimo di eccellenza.