La celebrazione di Matera, città della Basilicata che, nel 2019 in corso, si fregia del titolo di Capitale Europea della Cultura, è stata inaugurata con “Ars Excavandi”, mostra realizzata da ETT con tecnologia di videoproiezione Canon.
Curata dall’architetto Pietro Laureano, la mostra rappresenta la prima indagine sull’arte e le pratiche di scavo che hanno dato luogo ad architetture, civiltà e paesaggi rupestri attraverso i secoli.
Nello specifico, “Ars Excavandi” rilegge da una prospettiva contemporanea la cultura dell’arte ipogea dal primo uso di cavità naturali e incisioni sulla roccia alla realizzazione di grotte, abitazioni, monumenti, opere idriche, città e paesaggi basati sullo scavo.
La visita, articolata tra il Museo Ridola e gli ipogei di Palazzo Lanfranchi, accompagna infatti i visitatori in un itinerario che spazia dal Paleolitico al presente attraverso cui possono accedere al ventre della Terra, vivendo di persona la magnificenza dell’architettura scavata, frutto di un duro e sapiente lavoro umano.
Il percorso, che si sviluppa in cinque tappe caratterizzate dagli elementi Aria, Fuoco, Eros, Acqua, Terra marcati dai colori Giallo, Rosso, Ultravioletto, Blu, Verde e da una serie di suoni e profumi, si svolge in modo cronologico con rimandi in basso alla linea del tempo, sulle pareti sono presenti continue analogie atemporali con l’arte, l’artigianato, le tradizioni, il folklore, la musica e i riti.
Oltre 50 mq di teli retroproiettati per ogni tappa
Un allestimento innovativo progettato e sviluppato da ETT per creare un contesto immersivo e un’atmosfera unica, tra passato e futuro, grazie all’utilizzo di oltre 50 mq di teli retroproiettati per ogni tappa e complice la collaborazione con Canon Italia che da tempo sostiene iniziative di elevato valore artistico e culturale, attraverso il proprio ecosistema di soluzioni di imaging.
All’interno del percorso, arricchito da sei postazioni interattive e una olografica, è custodita una ricostruzione dell’altopiano murgico e dei Sassi di Matera cosi come descritti nel XVI secolo; un gioco di luci e proiezioni permetterà di vedere ai raggi X la città, mostrando una parte degli oltre 20mila mq di strutture e architetture ipogee nascoste sotto la città di Matera. L’impianto di proiezione conta sette videoproiettori multimediali XEED WUX450ST compatti ed estremamente flessibili, che offrono immagini nitide, luminose e vivaci per un’esperienza immersiva unica.
Perché fu fatto il primo scavo? Sono attuali l’arte e il pensiero delle caverne? Qual è la città più antica del mondo? Queste alcune delle domande per stimolare la curiosità dei visitatori durante il percorso espositivo complice Chi siamo?, il gioco interattivo realizzato da ETT a cui potranno partecipare grazie a un braccialetto RIFD. Il gioco termina con la risposta che siamo quello che conosciamo e il visitatore riceverà un certificato di Nomade Digitale indicante il suo grado di Empatia Universale con la figura che lo identifica a uno dei personaggi della mostra e potrà quindi essere uno o una: Neanderthal Percettivo; Sapiens Innovatore; Sciamano Scopritore; Paleo Astronauta.