L’inflazione ha messo in ginocchio l’economia. Cambiano le esigenze dei consumatori e il risparmio è la cosa più importante. Siamo nell’era dell’usato.
Trainato da diversi fattori, negli ultimi anni il mercato del second-hand sta vivendo il suo periodo d’oro, un fenomeno che può essere interpretato anche in relazione all’aumento dei prezzi al dettaglio e più in generale dell’inflazione. Amanti e promotori indiscussi dell’usato, i più giovani e in particolare Gen Z e Millennials, sempre più spesso si trovano ad acquistare prodotti di seconda mano, spinti dalla crescente consapevolezza ambientale e da un forte desiderio di risparmio.
Un cambiamento di abitudini testimoniato anche dai risultati dell’Osservatorio Second Hand Economy presentati da BVA Doxa alla Camera dei Deputati lo scorso novembre. Sono circa 24 milioni, infatti, gli italiani che comprano e vendono abitualmente beni di seconda mano, generando un valore economico di oltre 25 miliardi di euro, destinato a crescere ulteriormente in futuro. Questo trend dell’usato vede coinvolti trasversalmente molti settori, dal fashion al design, passando per le automobili fino alla tecnologia.
Il second-hand nel mondo tech: il successo dei ricondizionati
Il modello dell’usato e dell’economia circolare piace soprattutto ai tech-lover, che vedono nei ricondizionati il giusto compromesso per godere di alta qualità a un prezzo conveniente senza rinunciare all’affidabilità di riparatori esperti e certificati, riducendo anche l’impatto ambientale legato alla produzione di nuovi dispositivi. Secondo una ricerca del Persistence Market Research, il mercato globale dei cellulari ricondizionati sta per fare un balzo in avanti, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 10,2%. Entro il 2031, si prevede che questo settore possa raggiungere il valore impressionante di 143,8 miliardi di dollari.
Non è un caso quindi che riciclare, ricondizionare e riutilizzare siano le parole chiave dietro al successo di CertiDeal, sito specializzato nella vendita di prodotti high tech ricondizionati tra cui iPhone, Samsung e iPad. CertiDeal offre non solo prodotti di alta qualità, ma anche un impegno concreto verso la circolarità e la sostenibilità, che concretamente vuol dire contribuire al risparmio di 12800 t di CO2 equivalente nel solo 2023.
L’usato genera un risparmio del 30% nella spesa media
E sul fronte economico? C’è realmente un risparmio cospicuo in termini di denaro. Per tutti coloro che sono attenti al budget e che desiderano massimizzare il valore dei loro acquisti, i telefoni ricondizionati offrono ai consumatori la possibilità di sostenere una spesa in media il 30% inferiore rispetto a quella per un device nuovo a prezzo intero. Questa opzione diventa ancora più allettante poiché consente di mantenere un certo livello di potere d’acquisto senza sacrificare la qualità.
In questo contesto, i telefoni ricondizionati si rivelano una soluzione pratica e conveniente per affrontare le sfide economiche poste dall’aumento dei fenomeni inflattivi, offrendo ai consumatori un’alternativa accessibile che soddisfa le loro esigenze di prestazioni e qualità.
“La forte crescita dei prezzi al dettaglio che ha caratterizzato gli ultimi anni, e che prosegue ancora oggi, ha costretto gli italiani non solo a tagliare sulle spese non primarie, ma anche a modificare le proprie abitudini di acquisto. In CertiDeal abbiamo sempre creduto che lo smartphone sia un bene di prima necessità e per questo motivo ci impegniamo costantemente nel fornire dispositivi ricondizionati che siano non solo convenienti, ma anche affidabili e performanti, affinché i nostri clienti si sentano soddisfatti del loro acquisto, sapendo di aver ottenuto un prodotto premium ad un prezzo conveniente”, ha dichiarato Salvatore Macrì, Country Manager di CertiDeal.