Come la digital transformation stravolgerà il settore retail. È questo l’intento dell’IDC Retail Summit 2017, di scena a Milano il prossimo 21 giugno.
Intanto le anticipazioni parlano chiaro: in Europa Occidentale, nei prossimi tre anni, gli investimenti del retail raddoppieranno, con uno spostamento di capitali dai negozi e una rivoluzione per l’intero mercato.
Del resto, sempre secondo i dati in possesso della società di ricerca statunitense, il 97% dei retailer europei ha già avviato, o è in procinto di avviare, un processo di trasformazione digitale.
Parlare di digital transformation nel settore retail significa parlare soprattutto di quella che IDC chiama “Retail Omni-Channel Commerce Platform”, una piattaforma che abbraccia tutte le funzionalità essenziali che consentiranno agli attori di questo mercato di operare e competere nel prossimo decennio migliorando l’esperienza del cliente, l’efficienza dei processi e la gestione dell’inventario: un unico motore per la gestione delle transazioni commerciali, capacità integrate di digital marketing e customer experience secondo la logica omnicanale, modalità avanzate di orchestrazione ed evasione degli ordini.
Focus sulle convergenza tra experience digitale e fisica
I retailer stanno ridistribuendo i loro investimenti tra proprietà fisiche e digitali per finanziare le attività strategiche di digital transformation. Il ruolo del negozio sta inevitabilmente cambiando, la terza generazione dell’ecommerce stabilisce nuovi modelli operativi e la convergenza delle esperienze fisiche e digitali dei consumatori è ormai diventata la principale priorità per tutte le aziende del settore.
In Italia, nove realtà su dieci hanno indicato il miglioramento dell’omni-channel customer experience come primo obiettivo di business per il 2017.
Un ruolo importante nel percorso di trasformazione del settore retail sarà ricoperto anche da tecnologie innovative che, a corredo della nuova piattaforma omni-channel, promettono di elevare l’esperienza del consumatore e l’operatività degli addetti a livelli inimmaginabili. Stiamo parlando di Internet of Things, robotica, intelligenza artificiale, realtà aumentata e virtuale.
Sempre in Europa, entro il 2019, le tecnologie IoT e robotiche aumenteranno da una volta e mezzo a tre volte la produttività di negozi, magazzini e centri di distribuzione, prevede IDC. E ancora, entro il 2019, l’intelligenza artificiale cambierà il modo di lavorare del 25% degli addetti del settore retail, migliorando la produttività fino al 30% e i KPI fino al 20%. Infine, entro il 2019, il 20% dei più grandi retailer europei integrerà l’esperienza d’acquisto dei consumatori con funzionalità di realtà aumentata, convertendo potenziali clienti in acquirenti effettivi tre volte più velocemente.
Serve un cambiamento olistico del modo di fare business
A fronte di tutte queste innovazioni, l’eredità di infrastrutture It legacy, disconnesse e a silos rischia ancora di ostacolare molte imprese di questo settore, creando una forbice tra le aspettative dei consumatori e i servizi effettivamente offerti. La digital transformation richiederà quindi al settore retail un cambiamento olistico del modo di fare business. Nuove architetture e tecnologie dovranno accompagnarsi a nuovi modelli e processi di business. Solo in questo modo, evidenzia IDC, sarà possibile mutare radicalmente l’esperienza e la soddisfazione dei consumatori e guidare la crescita aziendale.
A Milano per imparare a gestire il customer journey
Tutto questo sarà al centro del più importante evento italiano che IDC organizzerà per il settore retail. Il 21 giugno a Milano, l’IDC Retail Summit 2017 accoglierà le principali aziende del comparto retail italiano che porteranno sul palco le loro esperienze e best practice nell’ambito dell’innovazione digitale.
Chairman e speaker dell’evento sarà Ivano Ortis, vice president Retail, Manufacturing and Financial Insights, IDC Europe.
“Il mondo del retail sta profondamente cambiando e l’innovazione nel settore è a livelli mai raggiunti finora. La gestione dei customer journey attuali e futuri richiede ai retailer l’adozione di una customer experience architecture unificata, in grado di fornire una composizione dinamica dei servizi per il cliente facendo leva in maniera coesa su informazioni, processi e canali”, dichiara Ivano Ortis. “La separazione dei sistemi di front-end da quelli di back-end è una limitazione delle tradizionali architetture It del mondo retail. L’implementazione di una retail omni-channel commerce platform, fondata sull’intelligenza artificiale, rappresenta l’abilitatore principale degli obiettivi omni-channel di breve termine e del percorso d’innovazione. Insights, velocità, e agilità del modello di business sono i cardini che sostengono la crescita e il successo dei retailer nella prossima decade”.