Nata e consolidatasi negli anni come un distributore di riferimento nel mondo del cablaggio, del networking e della telefonia, Asit è pronta ad aprirsi ai rivenditori e ai system integrator del mondo information technology.
Con oltre 30 anni di storia nel mondo della distribuzione, un 2017 chiuso con una crescita del +35%, l’arrivo di nuove risorse che sono andate a rafforzare l’expertise interna e una serie di nuove distribuzioni che portano a 28 il numero di brand distribuiti, l’azienda si sta aprendo al canale informatico.
A dirlo sono la passione per lo scouting di nuove tecnologie e le alleanze strategiche anche con brand internazionali che, in oltre tre decenni di storia, hanno permesso all’azienda di continuare a evolvere, dalle prime reti telefoniche fino al cloud di oggi.
Forte di 4 sedi sul territorio, a Torino, Milano, Roma, Catania, e di 3 agenzie a Firenze, Bari, Palermo, per garantire una presenza capillare sul territorio italiano, l’offerta di Asit copre le aree del cabling/data center, Unified communication & collaboration, Wi-Fi e networking, fino alla sicurezza.
I prodotti trattati, che vanno dal wireless al cablaggio, dalla telefonia ai rack, dai firewall fino agli Ups, alla fibra ottica e alla sicurezza, hanno visto di recente l’ingresso a listino di 4 nuovi brand, che rappresentano tecnologie di sicuro interesse per chi opera nel canale IT.
Parliamo di 3CX, Yealink, ZTE e (ultimo in ordine temporale) di Mojo Networks, vendor che coprono la parte di networking, Wi-Fi e centralini, con tecnologie basate su standard aperti e cloud.
Come spiegato in una nota ufficiale da Joris Ganz, Business Developer and Marketing Director di Asit: «Abbiamo voluto inserire brand che non solo possano aprirci al canale IT, ma che possano rappresentare per questo target soluzioni di sicuro interesse, che guardano al futuro. L’ampliamento della nostra offerta non si ferma qui: abbiamo intenzione di inserire ulteriori brand al fine di rendere sempre più appetibile il nostro offering anche per chi opera nel mondo informatico. L’inserimento di nuove risorse nel team va proprio nella direzione di offrire un supporto qualificato anche sulle nuove tecnologie open source».