Il Comune di Padova aveva la necessità di rinnovare lo storage aziendale
ormai giunto alla fine del proprio ciclo di vita e ha colto l’opportunità di creare
un’infrastruttura più affidabile e sicura, capace di dare continuità ai servizi IT
per la gestione dei dati aziendali più critici, in particolare per quelli gestiti
tramite il database Oracle. E per farlo ha scelto NetApp.
Padova conta oltre 210mila abitanti ed è capoluogo della provincia omonima in Veneto. È il terzo comune della regione per popolazione dopo Venezia e Verona (quattordicesimo a livello nazionale) e il più densamente popolato. Si sviluppa su una superficie di 92,85 chilometri. Il Comune di Padova ha sede a Palazzo Moroni in via del Municipio, ha aperto gli uffici virtuali e offre ai cittadini e alle imprese una scelta dei propri servizi online, tra i quali Atti del Comune, Cultura e tempo libero, Documenti e certificati. A questi si aggiungono il portale Istanze OnLine, iCUP e Ztl. L’accesso è libero o con registrazione a seconda della tipologia.
Salvaguardia dei dati
Il Comune di Padova era già cliente NetApp e disponeva di un FAS3020 che doveva essere sostituito perché ormai obsoleto. In concomitanza all’aggiornamento si è deciso di rivedere anche l’infrastruttura facendo in modo che il database Oracle, tramite le funzionalità RAC/ASM, fosse replicato in modo sincrono su due nuovi storage ubicati in due diversi campus (Via Fra’ Paolo Sarpi e Via Gozzi) mentre le rimanenti applicazioni, gestite come VM vSphere, avrebbero potuto replicarsi in modalità asincrona sempre tra le due diverse sedi. Nella sede secondaria (Via Gozzi) avrebbero dovuto comunque essere presenti risorse computazionali e tecnologie di networking sufficienti per dare continuità operativa ai servizi informatici critici anche a fronte di un “disastro” nel sito primario.
Migrazione facile e veloce
Tutta l’attività di implementazione e migrazione doveva essere svolta senza interrompere i servizi informatici erogati dal Comune. La scelta migliore, proposta dal partner RTC, era quella di rimanere su un sistema NetApp. Sono stati quindi adottati due storage FAS2552, creando una nuova configurazione e passando da tre nodi Oracle su un solo storage NetApp a due nodi Oracle su altrettanti storage NetApp: una coppia per sede, collegate tra loro in fibra ottica a 20 gigabit. L’intera migrazione non ha praticamente influito sulla produttività.
Benefici ottenuti
La nuova soluzione garantisce una notevole flessibilità operativa: in base alle esigenze di spazio, si possono modificare i volumi in tempo reale (aumento o decremento) fornendo a ogni singola applicazione quanto necessario in modo totalmente ottimizzato. La parallelizzazione dei controller dà la possibilità di gestire le Storage Virtual Machine con performance sempre ottimali, affidando la gestione al controller con meno carico e quindi più veloce. Il sistema garantisce anche elevata continuità operativa sia funzionale (logiche di completa ridondanza delle componenti) sia in caso di attività di manutenzione (se un controller è in iter di aggiornamento la gestione dei dati può essere spostata a un altro per il tempo necessario). Inoltre i due storage sono posizionati in datacenter diversi, in modo da avere anche una ridondanza geografica in caso di indisponibilità di un sito.