Contship Italia, gruppo specializzato nel business dei terminal container marittimi e nel trasporto intermodale, è costituito da un network di terminal in Italia e in Europa, in grado di fornire soluzioni intermodali integrate. Tra questi, dal 2003, anche il Cagliari International Container Terminal, gestito dalla Società Porto Industriale di Cagliari: un terminal in cui ogni anno transitano 800 navi, per un totale movimentato di 700.000 TEUs.
Per il terminal, specializzato nelle operazioni di trasbordo (transhipment) dei container dalle navi madre (utilizzate sulle rotte oceaniche) alle navi feeder (dirette in tutti i porti regionali del Mediterraneo), è importante raggiungere due obiettivi fondamentali: la soddisfazione dei clienti e la massima velocità ed efficienza delle operazioni – ridurre i tempi di permanenza delle navi in porto permette infatti di ottimizzare notevolmente i costi operativi. Per realizzare tali obiettivi, sono stati implementati molteplici processi organizzativi, dedicati non solo alla pianificazione degli sbarchi e degli imbarchi, ma anche al corretto posizionamento dei container nel piazzale.
All’interno del terminal sono tanti i mezzi dedicati alla movimentazione dei container, che si muovono senza sosta: dalle gru di banchina ai camion che si muovono tra navi e piazzali, passando per le gru gommate e i reach stacker, speciali carrelli in grado di impilare 5 contenitori uno sull’altro. Per gestire le operazioni all’insegna della massima efficienza, ogni mezzo deve ricevere istruzioni in tempo reale, e per questo è dotato di un tablet che consente agli operatori di avere piena visibilità sulle manovre da svolgere. I tablet possono essere montati all’interno delle cabine dei mezzi o a disposizione di chi lavora a terra, come ad esempio i checker sotto bordo alla nave, che verificano le sequenze di sbarco e imbarco dei contenitori: devono quindi essere resistenti a intemperie, luce diretta del sole, e anche a cadute impreviste – non è raro infatti che, durante i momenti più concitati, i device possano cadere nelle ceste dei twist lock, i ganci in acciaio utilizzati per il bloccaggio dei container al momento dell’imbarco.
Considerato il ruolo fondamentale dei dispositivi mobili nello svolgimento delle operazioni giornaliere, Cagliari International Container Terminal ha scelto di ricercare un partner tecnologico che offrisse prodotti affidabili, intraprendendo un periodo di test di molteplici soluzioni, direttamente sul campo, per verificarne la capacità di rispondere a predeterminati requisiti: resistenza (a cadute e intemperie), autonomia e disponibilità di accessori a corredo, in particolare per il montaggio sui veicoli. “La lunga durata della batteria rappresenta per noi un elemento fondamentale – afferma Alessandro Barrocu, IT Manager del Cagliari International Container Terminal -. Il porto lavora 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, e i dispositivi devono essere in grado di coprire tutti i turni di lavoro degli operatori”.
Dopo il periodo di test, la scelta dell’azienda è ricaduta sulle soluzioni Panasonic, e in particolare sui Toughpad FZ-M1: tablet fully rugged da 7” caratterizzati da peso e spessore ridotti (soli 540g e 18mm), qualità di visione senza precedenti anche in presenza di luce diretta, batterie hot swap opzionali e porte configurabili. “La soluzione Panasonic ci ha permesso di ottenere le migliori performance e la massima versatilità. Si tratta infatti di un prodotto adatto a molteplici utilizzi e a tutti i mezzi in uso nel terminal: abbiamo potuto scegliere una soluzione unica, senza diversificazioni, e semplificare così ulteriormente la gestione dei device all’interno del ciclo produttivo” continua Barrocu. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dagli accessori standardizzati e dalla possibilità di ricaricare le batterie in maniera separata, senza necessità di tenere il device fermo e garantendo quindi un’operatività continua.
Oltre alla qualità del prodotto, l’IT Manager di Porto Industriale di Cagliari ha particolarmente apprezzato il livello di assistenza da parte di Panasonic. “Già durante il lungo periodo di test sul campo abbiamo avuto modo di instaurare con l’azienda un rapporto diretto, mirato a risolvere in tempi estremamente ridotti ogni eventuale criticità – racconta ancora Barrocu –. I dispositivi non erano mai stati utilizzati in un ambiente come il nostro, e in alcune occasioni abbiamo richiesto a Panasonic di assisterci per risolvere problematiche legate, ad esempio, alle forti vibrazioni sui nostri mezzi. Questo ci ha fatto capire di avere al nostro fianco un partner su cui poter fare affidamento per essere certi che il sistema di gestione da noi implementato non subisse rallentamenti, o nel peggiore dei casi, blocchi delle operazioni”.
A marzo 2016 ha pertanto avuto inizio l’implementazione dei dispositivi Panasonic, che in due mesi ha coperto circa il 70% del parco mezzi attualmente esistente; un processo tuttora in corso, che porterà alla completa sostituzione dei dispositivi precedentemente in utilizzo presso il porto, per un totale di circa 100 device.
“Siamo estremamente soddisfatti della soluzione individuata con il Cagliari International Container Terminal – dichiara Elia Lupi, General Manager Italy and Central Eastern Europe di Panasonic Computer Product Solutions Europe -. Panasonic attribuisce grande importanza all’assistenza al cliente, ed è per noi motivo di orgoglio sapere che questo ha giocato un ruolo cruciale nella scelta dei nostri prodotti da parte del terminal del Gruppo Contship Italia”.