Per le stazioni ferroviarie italiane transitano ogni giorno più di 3 milioni e mezzo di persone. Garantire l’ordine pubblico, gestendo un flusso così grande di utenti, è quindi l’obiettivo primario delle forze dell’ordine, per le quali tecnologie all’avanguardia, applicate a sistemi di videosorveglianza e display professionali per il monitoring, rappresentano un indispensabile alleato.
Il processo di rinnovamento attuato in cinque stazioni ferroviarie italiane, rispettivamente Bologna, Firenze, Verona, Genova e Venezia, si colloca proprio all’interno di questo contesto: applicare la tecnologia più evoluta a supporto del lavoro della Polizia Ferroviaria. All’interno di questo progetto sono stati impiegati 34 display professionali Panasonic.
“La parola d’ordine è prevenzione – afferma Armando Nanei, direttore del Servizio Polfer -. È necessario essere sempre al passo con i tempi e saper rispondere alle nuove esigenze di sicurezza. Per le forze dell’ordine le tecnologie costituiscono un prezioso alleato: anche grazie ai sistemi di videosorveglianza abbiamo abbattuto i reati di furto del 30%”.
Perché Panasonic
Le control room della Polizia Ferroviaria ospitavano una serie di videowall formato da cubi basati sulla tecnologia ormai superata di retroproiezione a lampada. Sostituendo apparecchiature costose e poco pratiche Polfer ha perseguito l’obiettivo di abbattimento del TCO (Total Cost of Ownership) e snellimento delle procedure di manutenzione e controllo.
AVN Sistemi di Torino, che ha realizzato il progetto, ha installato 34 monitor Panasonic narrow bezel TH-47LFV5W da 47 pollici con configurazione standard di 3x2m, con l’eccezione di Bologna, dove ha previsto un videowall di 5x2m.
“La scelta di Panasonic è stata determinata da alcune prerogative fondamentali – spiega Mauro Destro di AVN Sistemi -. La prima riguarda la qualità delle immagini: pannello IPS con retroilluminazione LED Local Dimming, luminosità di 500 cd/mq e rapporto di contrasto di 1.400:1; la seconda è correlata all’angolo di visione di 178°, sia orizzontale che verticale, così la visibilità si mantiene sempre elevata, e il personale incaricato riporta un minor affaticamento della vista durante le operazioni di monitoraggio”.
Configurazione e meccanica di sostegno
Nell’installazione precedente il layout delle immagini era direttamente organizzato in maniera automatica da un server, il che rendeva la gestione delle telecamere poco pratica e per niente user-friendly.
Con i nuovi videowall invece a ogni monitor sono state collegate fino ad un massimo di quattro videocamere e tutte le immagini quindi vengono gestite liberamente dall’operatore che, per ogni monitor del wall, può scegliere di visualizzare rispettivamente: quattro immagini combinate, due immagini a scelta fra le quattro, una sola immagine fissa o quattro immagini a rotazione, a seconda delle necessità.
Il valore aggiunto della tecnologia Panasonic
Il risultato ottenuto ha soddisfatto tutte le parti coinvolte nella realizzazione del progetto, in particolare Emanuele Vittore, Direttore Tecnico Informatico Principale della Polizia ferroviaria, che aggiunge: “L’idea di sostituire i vecchi cubi a retroproiezione ha generato un grande vantaggio perché la manutenzione richiesta dalle lampade dei cubi era frequente e molto costosa. Ora, invece, i videowall di Panasonic non richiedono alcuna manutenzione; inoltre, il consumo di energia elettrica si è ridotto sensibilmente. Così, oltre al vantaggio di un dispositivo che garantisce un’operatività non stop senza guasti improvvisi, si aggiunge l’assenza dei costi di manutenzione e di utilizzo troppo elevati”.