Trasformare i pennelli centenari di Edvard Munch in strumenti digitali.
Ci ha pensato Adobe che, all’interno di Hidden Treasures of Creativity, un progetto realizzato con l’agenzia creativa Abby Priest, ha ricreato grazie alla tecnologia digitale i pennelli ultracentenari di Edvard Munch per ispirare una nuova generazione di maestri pittori.
In collaborazione con il Museo Munch di Oslo e con Kyle T. Webster, produttore pluripremiato di pennelli Photoshop, Adobe ha riprodotto digitalmente sette pennelli originali del maestro norvegese e li ha messi a disposizione degli utenti di Photoshop e Sketch di tutto il mondo all’interno di Creative Cloud.
Grazie a una stretta collaborazione con gli esperti di conservazione del Museo Munch, i pennelli originali dell’artista sono stati fotografati a 360 gradi utilizzando fotocamere ad altissima risoluzione, in grado di riprendere ogni angolazione e ogni dettaglio per creare una rappresentazione tridimensionale precisa. Lo stile artistico e la pennellata di Munch sono stati attentamente analizzati dagli esperti e associati ai dati dei pennelli, tra cui le proprietà fisiche come flessibilità e tipo di setole.
Il processo di trasformazione di dati e scansioni in pennelli Photoshop è stato poi svolto da Kyle T. Webster, considerato da molti la massima autorità mondiale in fatto di pennelli Photoshop. In collaborazione con gli esperti del museo, Kyle è riuscito a riprodurre la forma esatta e le prestazioni dei singoli pennelli, disponibili ora per il download e il loro utilizzo su Photoshop e Sketch.
Come sottolineato da Simon Morris, Senior Director, Campaign Marketing, Adobe, in una nota ufficiale: «Ci sono opere d’arte che tutti conosciamo e amiamo. Sono opere che trascendono il tempo e che influenzano i creativi di oggi e la società nel suo insieme, ma è raro che si pensi agli strumenti utilizzati per realizzare questi capolavori. The Hidden Treasures of Creativity è pensato per riportare in vita questi strumenti e per metterli nelle mani di una nuova generazione di artisti. Musei come il Met di New York e il Rijksmuseum di Amsterdam stanno già mettendo a disposizione le loro raccolte online per contribuire a mantenere viva l’attenzione del pubblico verso l’arte classica. Questo progetto è un ulteriore passo avanti in questa direzione che permette agli artisti di oggi di riscoprire e fare tesoro dei pennelli di un maestro, e di utilizzarli per creare i loro personali capolavori».
Per maggiori informazioni su come utilizzare i pennelli digitali di Munch, Kyle T. Webster, insieme a Therese Larsson, Suzanne Helming e Sebastien Hue, terrà dal Museo Munch di Oslo sul tema della pittura digitale.
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