A cura di Donato Ceccomancini, Sales Manager Italy, Infinidat
Che ci piaccia o no, viviamo in un mondo guidato dai dati. Influenzano tutti noi e stanno rimodellando il modello sanitario moderno sul fronte dei pazienti, medici, ricercatori e società di assicurazioni. Ogni giorno nascono nuove aziende che realizzano soluzioni per selezionare, raccogliere, e vendere dati o servizi basati su dati.
Se gli esseri umani generano un’ingente mole di dati, le macchine iniziano a generarne ancor di più. Il mondo dell'Internet of Things (IoT) sta iniziando a generare dati più velocemente degli stessi esseri umani. Questo perché già oggi per ogni persona ci sono circa 26 dispositivi collegati a Internet. TV, computer, telefono cellulare, badge per il lavoro, carte di credito sono tutti connessi. E ora con i dispositivi "wearable", ognuno di noi potrebbe avere dai cinque ai dieci dispositivi wearable connessi a Internet.
Da un lato, questi dispositivi IoT migliorano l’assistenza sanitaria per gli individui che li indossano, dall’altro generano un’incredibile mole di dati.
Supponiamo un paziente di 40 anni che va dal medico ogni due o tre anni. Durante la visita, il dottore fa una serie di domande sullo stato di salute e, pur rispondendo onestamente, ci si potrebbe dimenticare di episodi specifici.
Con un dispositivo wearable indossato nei due anni precedenti, sia il paziente che il medico avrebbero avuto accesso ad informazioni sanitarie su base giornaliera, persino oraria e sarebbe stato possibile fare una diagnosi più precisa, risparmiando tempo, denaro e a volte anche salvando una vita.
Vediamo ora la prospettiva del medico. Tutti questi dati vengono aggregati (in maniera anonima) in una serie di database che considerano età, corporatura, gruppo sanguigno, luogo e altri dati clinici rilevanti. L'analisi di questi dati e la loro applicazionei ai pazienti per fornire una migliore assistenza sanitaria è definita "medicina di precisione" o anche "medicina personalizzata". Una specializzazione che sta passando dalla diagnostica generica a trattamenti più specifici e focalizzati elaborando i dati dei pazienti, dell'ambiente, dello stile di vita e della storia familiare. Questi dati portano a diagnosi cliniche più rapide e accurate, a trattamenti e approcci alla prevenzione più efficaci.
E questo nuovo approccio non inizia o finisce nello studio medico, ma si applica in maniera più ampia alla ricerca e alle scienze biomediche in generale. Nel 2003, abbiamo sequenziato il primo genoma umano. È costato poco più di 2,5 miliardi di dollari. Il costo per la sequenza di un genoma umano è oggi di circa 5.000 dollari, avviene sempre più di frequente e sta generando petabyte di dati.
In questo senso, i dati sono davvero il DNA della sanità moderna.
Le soluzioni INFINIDAT sono pensare per soddisfare tutti questi scenari. La sicurezza, l'accesso, la disponibilità, la scalabilità e la semplicità sono tutti fattori chiave sul come le organizzazioni sanitarie guardano i dati e li analizzano per aiutare a migliorare le esperienze cliniche e la cura del paziente.