Secondo gli ultimi studi effettuati da Canon su realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR), il ruolo di queste due tecnologie evidenzia come è destinato a ricoprire una sempre maggiore importanza per:
- semplificare la formazione dei dipendenti
- comunicare e collaborare in modo più efficace tra aziende
- migliorare l’esperienza del cliente
Andando per gradi, infatti, è innegabile che, oggi, le grandi multinazionali operano in aree sempre più estese e decentrate, per questo fornire formazione costante e coerente a tutti i dipendenti che le compongono, sta diventando un’ardua sfida. Lo studio di Canon mette in evidenza come, limitate dal budget, dalla scarsa disponibilità di staff esperto e dalle strutture standardizzate, le aziende, per abbattere tali barriere, investono regolarmente in soluzioni digitali. La realtà virtuale, nello specifico, si sta dimostrando un ottimo strumento di formazione per le aziende, in grado di veicolare grandi quantità di informazioni complesse in modo accattivante e offrendo un’esperienza più coinvolgente rispetto al convenzionale video o libro.
A ottobre 2018, la principale catena alimentare americana, Walmart, ha avviato un piano di formazione VR, distribuendo 17.000 cuffie Oculus Go a 5.000 store con lo scopo di fornire a tutti i dipendenti lo stesso tipo di formazione che ricevono i manager nelle Walmart Academy facilities. Secondo il rivenditore, questo metodo di formazione incrementa la sicurezza e la fiducia dei dipendenti, registrando un miglioramento del 10-15% nei risultati dei test.
Utilizzo più economico e veloce
Con i set VR è possibile seguire più corsi, senza il bisogno di spostarsi, attenuando così il rischio di assenze da parte dei dipendenti. Grazie a questa flessibilità la VR può portare benefici straordinari a numerosi settori industriali, dal manifatturiero al minerario fino ai servizi di pronto intervento. Nei settori industriali ad alto rischio, come quello minerario, la formazione attraverso la tecnologia VR minimizza il rischio di incidenti e infortuni derivanti dall’uso di dispositivi pericolosi senza la dovuta esperienza.
Inoltre, con una forza lavoro sempre più “smart”, è fondamentale che l’azienda garantisca un’esperienza che aiuti a promuovere e sviluppare le dinamiche del team. Senza solide relazioni e buoni rapporti tra gli impiegati, collaborazione e produttività vengono meno. Di conseguenza, non sorprende che l’80% del management crede sia importante sfruttare le tecnologie coinvolgenti per colmare le distanze quando si interagisce con i dipendenti.
Nella loro forma più semplice, le tecnologie VR e AR possono creare spazi comuni di collaborazione. Ad esempio, durante un meeting, consentono di registrare la conversazione e di salvare qualsiasi cosa scritta su lavagne virtuali, agevolando i dipendenti che operano da remoto. Questa dimensione supplementare, a differenza di una telefonata, è particolarmente utile quando gli impiegati hanno bisogno di mostrare qualcosa a livello visivo e fisico.
Per esempio, la società idrica nazionale di Israele utilizza la realtà aumentata per consentire agli ingegneri sul posto di collaborare con esperti a distanza, in tempo reale, attraverso dei visori AR e un’app mobile. L’AR permette agli esperti di sovrapporre correzioni, messaggi e grafici direttamente sul campo visivo degli ingegneri.
Migliorare l’esperienza del cliente
Dallo studio Canon emerge non solo come sia importante colmare le distanze intra-aziendali ma che ciò diventi essenziale nel momento in cui si deve condividere un messaggio al di fuori dell’azienda. Migliorare l’esperienza del cliente non è mai stato così importante e le organizzazioni hanno appena iniziato a intuire che l’integrazione di nuove tecnologie digitali è un buon metodo per coinvolgere i propri utenti attraverso l’innovazione e dimostrare di essere al passo coi tempi.
Il lancio della tecnologia AR tramite il videogioco Pokemon Go ha costituito il più significativo trend culturale e tecnologico del 2016 e del 2017. Sebbene si tratti solo di una dimostrazione del suo impatto nel gaming, ha fornito una prova cruciale affinché le aziende scommettessero su questa tecnologia.
AR e VR sono oggi impiegate per un tipo di esperienza più pratica nel settore del marketing interattivo, con l’obiettivo di migliorare il processo di acquisto del consumatore. Il marchio di cosmetici Sephora ha lanciato un makeup artist virtuale che usa l’AR per consentire ai clienti di truccarsi virtualmente e l’IA per scegliere i prodotti in base al loro incarnato. Un uso simile ha avuto eco nell’industria turistica, home décor e automobilistica, dando ai clienti l’opportunità di effettuare delle visite virtuali per trovare la meta perfetta, provare colorazione e posizionamento degli arredi nelle loro case e di trovare il colore ideale per l’automobile. Lo scorso anno, la General Motors International ha lanciato un’applicazione in AR, dando la possibilità ai potenziali clienti di cambiare colore o velocità su strada a una macchina da esposizione semplicemente inquadrandola con un iPad. Queste tecnologie permettono ai clienti di comprendere e sperimentare i benefici tangibili dei prodotti prima di prendere una decisione.
Perché conviene sfruttare il potenziale dell’AR/VR
Con molteplici importanti storie di successo, non deve stupire che, secondo un nuovo rapporto dell’Istituto di ricerca Capgemini, il 50% delle aziende che ancora non utilizza AR e VR inizieranno a sperimentare tecnologie coinvolgenti per le loro operazioni di business entro i prossimi tre anni. Considerando che AR e VR saranno la prossima frontiera del business, sarà necessario fare attenzione agli ostacoli e alle possibili difficoltà.
Il panorama di queste tecnologie emergenti sta avanzando ed evolvendo velocemente; le organizzazioni che implementano la tecnologia VR per attività cruciali come la formazione, dovranno stare al passo con un settore in continuo cambiamento. Questo significherà probabilmente dipendere dalle applicazioni, che sono quasi sempre indispensabili per l’utilizzo di AR e VR.
Le aziende dovranno essere pronte anche a investire in archivi dati locali, in quanto il cloud non è una soluzione adeguata per la VR data la continua necessità di recupero e modifica dei contenuti.
Secondo Canon, per le aziende che sperimentano il potenziale dell’AR e VR, le basi da cui partire sono l’hot spot della trasformazione digitale, nello specifico l’esperienza del cliente e la comunicazione, sebbene la VR stessa abbia un potenziale più grande per la formazione. Nonostante queste tecnologie all’avanguardia richiedano continui investimenti, molte prove dimostrano quanto in realtà stiano diventando accessibili e all’ordine del giorno all’interno delle aziende. AR e VR hanno dimostrato di essere più di una semplice innovazione e di avere il potenziale di incrementare il ROI per qualsiasi azienda desideri aumentare la propria competitività.