A 50 anni dall’allunaggio dell’Apollo 11 ci si potrebbe chiedere cosa sarebbe successo se Neil Armstrong e Buzz Aldrin non avessero avuto a disposizione il meglio della tecnologia dell’epoca anche nel campo della comunicazione?
Protagoniste della missione furono le cuffie Snoopy. Poche persone sanno che una delle frasi più famose della storia moderna – Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità – è stata pronunciata e trasmessa con una cuffia Plantronics (appunto le cosiddette Snoopy, ufficialmente MS50).
Oggi Poly, la nuova società nata dall’unione di Plantronics e Polycom, ricorda alcuni aspetti curiosi che hanno riguardato quelle cuffie entrate di diritto nella storia dell’umanità. A partire dal fatto che sono state progettate in soli 11 giorni.
La scelta della Nasa è caduta sulle MS50 per la capacità di realizzare tecnologie leggere e di alta qualità utilizzando microfoni dinamici che eliminavano ogni rischio di cortocircuito o scosse elettriche (ovviamente molto pericolose in presenza di una quantità elevata di ossigeno).
Lo “Snoopy Cap” è il soprannome dato al tappo che incorpora il sistema di comunicazione (CCA) – che gli astronauti indossarono per quasi tutto il tempo di volo – per la sua somiglianza con il famoso personaggio del fumetto dei Peanuts.