Si è tenuta nella prestigiosa sede di Regione Lombardia, la proclamazione dei vincitori dell’Edizione “All Stars” del Premio Ricoh, evento che ha riunito i premiati delle precedenti edizioni chiamati questa volta a rappresentare i principi ESG al centro della strategia di Ricoh. L’iniziativa ha visto la collaborazione con Regione Lombardia, istituzione da sempre attenta alle nuove generazioni e al mondo dell’arte, oltre che il patrocinio del Comune di Vimodrone.
Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, ha tenuto il discorso inaugurale della serata, commentando così il Premio Ricoh: “La collaborazione tra Regione Lombardia e Ricoh Italia consente di dare visibilità a tanti talenti emergenti, oltre che promuovere l’arte e la fruizione culturale come mezzo di crescita, individuale e collettiva. Questa Edizione Speciale del Premio conferma l’impegno congiunto a sostegno delle esperienze più promettenti che si affacciano nel panorama artistico contemporaneo. Attraverso ogni opera, possiamo godere di tutta l’energia e la voglia di interpretare la realtà proprie dello sguardo originale, unico e innovativo dei giovani”.
Oltre che da Attilio Fontana, la giuria – presieduta da Giorgio Grasso, critico d’arte e Presidente della Fondazione Arte Contemporanea – era composta da Davide Oriani (CEO di Ricoh Italia), Mirko Bianchi (Past President di Ricoh Italia), Alfredo Rapetti Mogol (Artista), Rocco Roggia (Amministratore Delegato di Roseto srl), Martina De Tiberis (Giornalista), Monica Melani (Giornalista televisiva e collezionista), Maria Grazia Vernuccio (Giornalista specializzata in arte). Novità di questa Edizione Speciale: nell’ottica dell’employee engagement che caratterizza Ricoh Italia, i dipendenti dell’azienda hanno potuto votare un’opera e quella che ha ottenuto più consensi ha equivalso durante le votazioni al voto di un giurato.
I vincitori del Premio Ricoh Edizione “All Stars”
La giuria del Premio Ricoh ha decretato:
- Vincitore “Premio per la Sostenibilità”: Marco Abisso, con l’opera “Ho amato un albero caduto (esso era me ed io fui lui)”·
- Vincitrice “Premio della critica”: Karina Castorani Gosteva, con l’opera “L’infinito”
Stringere un legame con un tronco che racconta di sé – Il vinciotore del Premio Ricoh per la sostenibilità, Marco Abisso ha commentato così la sua creazione realizzata con il legno di albero caduto e ferro: “La mia opera non è il frutto di un’idea, è capitata! È come quando una tempesta abbatte un albero, l’albero cade, si secca, marcisce e poi dà nutrimento alla terra. Così passo, vedo il legno e ne prendo una porzione, cercando una relazione con esso. Quel tronco comincia a raccontarmi di sé, allora me ne prendo cura. Gli confeziono un nuovo vestito fatto di rondelle in ferro, gli costruisco un piedistallo come tomba e poi, dopo averlo baciato per un’ultima volta, lo saluto per sempre”.
L’arte come vettore di immortalità per vincere sul male – L’opera di Karina Castorani Gosteva è invece realizzata con tecnica mista su carta di cotone applicata su dibond. L’artista commenta: “L’infinito nasce da un mio scatto del 2022 che raffigura un pino caduto dopo una fortissima alluvione nel parco sotto casa mia. Era un albero che c’era sempre stato sin da quando ero piccola e vederlo caduto mi ha colpito con un’emozione mista di malinconia e stupore. Malinconia perché quell’albero fa parte dei miei ricordi da bambina, stupore perché sono rimasta incantata dalla bellezza della resina che brillava. Ho quindi deciso di rendere questo albero immortale, come lo sono anche i ricordi, fotografandolo. Dopodiché ho applicato la mia tecnica mista all’immagine, ho creato una stampa all over che ho prodotto su carta cotone montata su dibond e ho dipinto l’opera con l’uso di glitter vegetali, pigmento oro e foglia oro applicata, sia piatta che sbriciolata, per dare dei tocchi luminosi al quadro. Ne è uscita un’immagine diversa ed è nato un infinito, all’interno del quale si è creata anche una scrittura che per me rappresenta la soluzione che permette alle anime buone di dominare il male e salvarsi dalla cattiveria che abita il mondo. È un’opera che per me rappresenta la vittoria delle anime pure sul male”.
Le opere vincitrici di questa edizione del Premio Ricoh si aggiungono alla collezione d’arte che Ricoh ha iniziato con le scorse edizioni e che è allestita presso la sede di Vimodrone (Milano). Questa raccolta di opere testimonia come per Ricoh l’arte superi il semplice concetto di sponsorizzazione dando vita ad un progetto di lungo periodo che rafforza il legame dell’azienda con il territorio e la sostenibilità.