Al suono dello slogan “Let Innovation Inspire Reality” si è svolto anche quest’anno, nella suggestiva cornice di Villa Quaranta a Ospedaletto di Pescatina (VR), l’ormai tradizionale appuntamento con Arrow ECS University, giunto alla sedicesima edizione.
“Squadra che vince non si cambia – ha esordito Federico Marini, Regional Director di Arrow ECS Italia, in una chiacchierata con la redazione di TopTrade.it -. Quindi anche quest’anno abbiamo riproposto il format classico della manifestazione, che in una stupenda cornice ha accolto vendor e operatori del canale per un aggiornamento sulle ultime novità in termini di prodotti e strategie”.
E i numeri sembrano premiare il format, a cui hanno partecipato oltre 500 visitatori.
Le novità più grandi di questa edizione riguardano i nuovi obiettivi del distributore. Dopo aver chiuso il 2017 con un fatturato che si è attestato sopra i 140 milioni e che quest’anno punta a crescere a doppia cifra, ora Arrow ECS si propone sempre di più, scommettendo con importanti iniziative, come interlocutore privilegiato anche in ambito cloud ed IoT.
“Accanto alle nostre aree core vogliamo aprirci alle nuove opportunità del mercato offrendo ai nostri partner e ai nostri clienti nuovi strumenti per diventare Federico Marini, Regional Director di Arrow ECS Italiacompetitivi. Nel nostro DNA c’è la sicurezza e da cinque anni ci siamo rafforzati molto anche sulla parte infrastrutturale. Il fatturato si divide in maniera abbastanza equa anche se l’infrastruttura vede allo stato attuale un potenziale mercato più ampio e sta portando a tassi di crescita maggiori, con la security che comunque si mantiene salda nella sua posizione e continua a darci grandi soddisfazioni”.
Arrow e il cloud: è un modello che sta piacendo? E come vi siete attrezzati?
“Noi di Arrow siamo stati un po’ conservatori, non eravamo ancora partiti con un nostro market place perché ci mancavano dei tasselli fondamentali per avere un portafoglio interessante. Ora il puzzle si è composto. Abbiamo infatti sottoscritto un accordo con Citrix da un lato e dall’altro con Microsoft a livello europeo e quindi dal 2019 metteremo a disposizione dei nostri clienti il nostro market place, proprio per dare la possibilità di comprare soluzioni in cloud attraverso il portale di Arrow ECS.
Il mercato lancia segnali positivi, le imprese italiane sono pronte a passare alla concretezza, i vendor si sono tutti attrezzati quindi le aspettative sono alte e indubbiamente quella del cloud sarà una delle nostre scommesse per il 2019”.
A conferma di ciò “Cloud Experience”, i due eventi per il canale che avete in programma per il mese di novembre a Milano (il 6) e Roma (l’8). Qualche anticipazione?
“L’obiettivo di Arrow è quello di proporsi come distributore di soluzioni cloud e i due eventi nascono proprio per permettere agli operatori del canale di conoscerci anche in questa prospettiva”.
Un’altra tecnologia dirompente che si trova in fase esplosiva, e che ci farà compagnia per molti anni a venire, è senza dubbio l’Internet delle Cose (IoT). Come si propone qui Arrow?
“Siamo stati tra i primi ad affrontare questo mercato perché l’IoT è strettamente legato alla parte infrastrutturale e di security. In più è forte, inevitabilmente, la nostra sinergia con i ‘cugini’ di Arrow Electronic Components, che propongono tutta la parte di componentistica e che quindi sono gli interlocutori naturali per questo tipo di tecnologia. Siamo quindi tra i pochi al mondo in grado di proporre una soluzione che parte dal sensore, fino alle proposte per la gestione della sicurezza e dei big data”.
In quest’ottica come vi state attrezzando?
“Abbiamo nominato due figure italiane che si occuperanno esclusivamente di sviluppare il mercato IoT: una viene dal mondo Arrow Electronic Components e un’altra da ECS.
Quello dell’IoT è un mercato in cui crediamo molto. I progetti ci sono, anche se ancora piccoli dal punto di vista del fatturato, ma aumentano e col tempo si andranno a consolidare, seguendo la stessa parabola del cloud”.
Quello che emerge da questo ritratto è che per il mercato è quindi un momento di forte fermento ed è il momento di passare alla concretezza. Il canale è pronto? Lo state sostenendo in qualche maniera particolare?
“Il canale negli ultimi anni è molto sereno e la situazione è tranquilla. Ci fregiamo ancora del termine di distributore a valore aggiunto e il supporto e gli strumenti che forniamo ai nostri operatori sono quelli classici e tradizionali. Cambia la tecnologia, ma quello di Arrow è un modello ancora valido che prosegue nel tempo”.