BioMonitor 2 di Biotronik, società europea nel campo della tecnologia biomedica, è uno strumento che permette il monitoraggio elettrocardiografico costante del cuore e che ha già trovato applicazione all’Ospedale G. B. Grassi di Ostia.
Il minuscolo dispositivo viene posizionato sul torace sotto la cute ed è in grado di registrare costantemente l’elettrocardiogramma, permettendo di correlarlo a sintomi quali palpitazioni, affanno e perdita di coscienza. La correlazione del sintomo con la presenza di alterazioni del ritmo cardiaco consente una diagnosi precisa del tipo di aritmia e la conseguente appropriata terapia. Inoltre, le ridotte dimensioni del dispositivo rispetto ai classici loop recorder, consentono un vantaggio estetico per il paziente.
“L’utilizzo di un monitoraggio esterno come il classico holter 24 h è utile solo nel caso di frequenti aritmie mentre Il Biomonitor 2 permette un monitoraggio prolungato fino a 4 anni con la possibilità di controllare costantemente da casa il paziente”, spiega il Prof. Fabrizio Ammirati, direttore Dipartimento Medicina ASL Roma D e Direttore Cardiologia Ospedale G.B. Grassi di Ostia. “Lo scopo è quello di identificare alterazioni del ritmo cardiaco correlate a sintomi più rari ma talvolta più importanti e difficili da diagnosticare in altro modo”.
Quando impiantarlo
Si ricorre all’impianto del BioMonitor 2 per comprendere la causa di una sincope, cioè una perdita di coscienza transitoria. La maggior parte delle perdite di coscienza dipende da una situazione di stress, ma esistono anche perdite di coscienza che dipendono da gravi aritmie che possono essere identificate grazie a questo rivoluzionario dispositivo.
Altra indicazione all’impianto è la ricerca di aritmie in generale e in particolare della fibrillazione atriale: grazie a questi dispositivi, è infatti possibile decidere se il paziente deve essere sottoposto a impianto di pacemaker, defibrillatore o ad ablazione transcatetere dell’aritmia.
È utile impiantare un loop recorder anche nel caso di ictus da cause ignote: “l’ictus cerebrale inspiegato può, infatti, dipendere da un embolo partito dal cuore in seguito ad un’aritmia come la fibrillazione atriale. L’identificazione della fibrillazione atriale mediante il Biomonitor 2 permette di iniziare una terapia anticoagulante e di ridurre il rischio di Ictus”, continua Ammirati.
Rispetto ai precedenti dispositivi con simili caratteristiche, il dispositivo è più piccolo e più facile da impiantare, ha una durata maggiore e grazie alla presenza di una piccola antenna, è in grado di registrare un elettrocardiogramma migliore.
L’impianto è molto semplice: viene iniettato sotto la cute con un intervento che può essere effettuato in Day Hospital. Basta una piccola incisione sulla cute per introdurre il dispositivo. Un set di accessori permette di formare una tasca stretta per l’inserimento del dispositivo, con vantaggi anche estetici per il paziente. “L’ intervento dura pochi minuti e in futuro non ci sarà neanche bisogno di una sala operatoria ma basterà un campo sterile, soluzione che abbatterà notevolmente anche costi di sala operatoria e ricoveri”, conclude Ammirati.
BioMonitor 2 è inoltre compatibile con la risonanza magnetica e permette un monitoraggio remoto: il dispositivo registra quando ci sono delle anomalie o delle aritmie e, grazie al Cardio Messenger, trasmette via GPRS i dati registrati inerenti le aritmie in orario notturno e permette di trasmettere fino a sei episodi al giorno. Azionando il telecomandino Remote Assistant è possibile anche registrare a ritroso 7 minuti e 30 secondi dopo l’attivazione: questa applicazione è pensata per indagare fenomeni come la sincope, un sintomo che non dipende necessariamente da un problema di cuore.