Tra gli investitori di criptovalute, molti, se non tutti, si saranno probabilmente scontrati con il problema della sicurezza del proprio wallet che, per quanto intangibile, richiede le stesse accortezze che si riservano ad un portafoglio tradizionale. Per quanto sia proprio l’intangibilità dei wallet per criptovalute a trasmettere erroneamente un’idea di incertezza e insicurezza, è fuorviante pensare che non si possa far nulla per rendere il proprio portafoglio più sicuro. Il primo passo è certamente quello di conoscere il suo funzionamento, il suo utilizzo e le caratteristiche che lo contraddistinguono da altre tipologie di wallet.
Cos’è un portafoglio Bitcoin?
Proprio come un portamonete tradizionale, un wallet bitcoin non è altro che un luogo sicuro in cui custodire le proprie risorse monetarie, in questo caso digitali. Dal punto di vista tecnico, possedere un portafoglio bitcoin consente di avere l’accesso alla catena di blocchi, o blockchain, su cui vengono memorizzate le transazioni effettuate; in sostanza, una volta creato il proprio portafoglio, non si entrerà direttamente in possesso dei bitcoin, ma semplicemente delle chiavi per la gestione e lo spostamento del proprio denaro. È soprattutto compito dell’investitore, quindi, quello di utilizzare le giuste strategie per salvaguardare il proprio denaro, a prescindere dalla tipologia di portafogli bitcoin utilizzata.
Sicurezza del portafoglio: il backup
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A proposito del tema sicurezza, uno dei consigli più dispensati è quello di eseguire backup regolari e differenziati del proprio wallet. Non potendo disporre di un portafoglio fisico, infatti, il backup si presenta come una delle opzioni migliori per tenere traccia del proprio denaro, anche in casi di attacchi informatici o di guasti al computer. Per scongiurare qualsiasi problema, ancora più efficace sarebbe creare backup differenziati: un CD, una penna USB o un qualsiasi hard disk offline potrebbero rappresentare la soluzione migliore per fronteggiare possibili eventi spiacevoli e tenere al sicuro il proprio dispositivo. Oltre ad eseguire backup frequenti e diversificati, è importante saper conservare anche le chiavi in un posto sicuro ed offline, proprio per lo stesso motivo per cui si consiglia di effettuare un backup e conservarlo su un dispositivo esterno alla rete.
Come criptare il proprio wallet
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Un’altra opzione a disposizione per garantire la sicurezza del proprio wallet di criptovalute è quella di criptarlo: in altre parole, impostare una password per il ritiro del denaro. Per ovvi motivi, è da preferirsi una password complessa, che contenga almeno 16 caratteri, comprese cifre, lettere e segni di punteggiatura. Una password composta da una parola di senso compiuto, troppo breve, o troppo poco elaborata, non è da considerarsi adeguata allo scopo. Inoltre, a differenza di altri sistemi, le password bitcoin possono essere difficilmente recuperate una volta perse: per questo, è importante memorizzarle e tenerne una copia cartacea al sicuro, in modo da evitare di ritrovarsi impossibilitati ad accedere al proprio conto.
Nonostante ci sia ancora molta reticenza intorno al mondo delle criptovalute, probabilmente perché rappresentano ancora una novità nell’economia, anche la sicurezza dei dispositivi elettronici può essere salvaguardata con poche e semplici accortezze: un uso appropriato delle password, la frequenza dei backup e, prima ancora, la conoscenza del proprio wallet.