Lo spettatore dentro l’opera d’arte. L’opera che mira a far vibrare lo spirito dell’osservatore calato dentro la realtà dell’opera stessa. E’ questa l’essenza più profonda dell’arte di Vasilij Kandiskij, pittore russo che nel ‘900 inventò l’astrattismo, rivoluzionando per sempre il mondo dell’arte, protagonista di una mostra presentata oggi al Mudec di Milano: “Kandiskij, il cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione”.
La mostra rivela il periodo della formazione dell’immaginario dell’artista, profondamente radicato nella tradizione russa, e il suo percorso di svolta ormai già compiuta verso l’astrazione, dall’ultimo Ottocento fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non fare più ritorno in madrepatria.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura, la mostra porta a compimento il concetto di arte così come inteso da Kandiskij anche grazie al supporto di Canon, Digital Image Partner, che ha reso possibile un’esperienza di videoproiezione immersiva di grande impatto. Per un viaggio reale, e al contempo metafisico, nelle opere dell’autore russo.
L’imponente progetto allestitivo, realizzato in collaborazione con CamerAnebbia, prevede una prima installazione immersiva e multimediale dedicata al tema del viaggio. Il percorso è costruito intervallando proiezioni in movimento a immagini statiche e oggetti reali ispirati ai viaggi dell’artista. Una seconda installazione interattiva fornisce al visitatore una guida interpretativa delle opere e della grammatica di Kandiskij in un gioco di scomposizione e ricomposizione delle opere d’arte attraverso le proiezioni su una parete centrale.
Infine, la terza installazione è costruita in modo che le opere dell’artista proiettate a parete si animino al suono della musica, in una vera e propria danza che segue i movimenti del pubblico accompagnandolo verso l’uscita della mostra.
Per la realizzazione delle installazioni Canon ha messo a disposizione quattro proiettori Canon WUX6010 e un proiettore Canon WUX45OST, soluzioni che assicurando un’alta fedeltà cromatica e la riproduzione dei contenuti in altissima definizione, permettono ai visitatori di vivere un’esperienza di visita unica.
“Canon crede fortemente che l’innovazione tecnologica possa costituire un valido alleato nel promuovere il settore dell’arte conservandone il valore storico e rendendolo fruibile a un numero sempre maggiore di persone. Oggi, infatti, stiamo assistendo a modalità di allestimento sempre più digitali, trasformando così le mostre più tradizionali in eventi in cui l’imaging e soprattutto il visitatore sono al centro del percorso espositivo – afferma Massimiliano Ceravolo, Marketing Director Consumer and Professional Imaging groups di Canon Italia -. Il contributo di Canon a questa inedita mostra dedicata a Kandinskij è un ottimo esempio di come le tecnologie possano innovare la fruizione e la valorizzazione delle opere d’arte. Sono queste le ragioni per le quali lavoriamo da tempo al fianco delle istituzioni museali, artistiche e culturali mettendo a loro disposizione l’Imaging Ecosystem di Canon”.