A cura di Florian Malecki, International Product Marketing Director, Dell Security
Anche nel 2016 vi sono realtà aziendali in cui manca la consapevolezza di quanto sia importante proteggere data asset e infrastruttura IT con soluzioni di sicurezza aggiornate. Alla luce dei danni causati da un attacco ransomware è fondamentale che le imprese non ignorino le tecnologie che potrebbero garantire maggiore sicurezza. Le barriere all’adozione di solito sono il costo e la mancanza di informazioni, ed è qui dove il canale può svolgere un ruolo consulenziale, non solo supportando il cliente per trovare il miglior rapporto prezzo-qualità, ma anche educandolo sulle tecnologie mission critical necessarie.
Quando si parla di know-how è spesso difficile per le piccole e medie imprese rimanere al passo con gli ultimi sviluppi e adattare le loro misure di sicurezza a ogni nuova minaccia, si rivolgono quindi a un partner fidato in cerca di aiuto.
Il canale deve lavorare con professionisti IT per assicurarsi che i decision-maker all’interno della struttura cliente comprendano appieno la natura e scala delle cyber-minacce odierne. La maggior parte di queste è dinamica e sofisticata, e cerca tutte le opportunità per infiltrare le reti aziendali e rubare informazioni, ‘rapire’ dati e a volte semplicemente interrompere le attività – causando danni che possono ammontare anche a svariati milioni. Poiché la linea di difesa contro il cyber-crime avanza costantemente, è fondamentale continuare a identificare nuovi vettori e vulnerabilità, mentre si sviluppano fix e misure preventive più estese per attacchi futuri. Quindi, per garantire che un business disponga di un livello di protezione sufficiente su file, proprietà intellettuale, finanza e dati confidenziali, è necessario adottare una soluzione che evolve, rispondendo a un panorama di minacce in costante mutamento.
Aziende di tutte le dimensioni avranno quindi bisogno di assistenza dal canale in termini di maggiore consapevolezza delle minacce e delle conseguenze legate a misure di protezione insufficienti. Ma questa è solo una parte della storia, dato che questi temi da soli non sono sufficienti a convincere un’azienda a investire di più in nuove tecnologie, soprattutto perché poche hanno al loro interno un’esperienza IT sufficiente per gestire queste soluzioni innovative al meglio.
Ma, in un mondo in cui il cloud è ormai ubiquo, perché un’azienda dovrebbe acquistare sicurezza e gestirla? E’ questo il punto di vista di un crescente numero di imprese che si rivolge al partner di fiducia affinché si occupi della sicurezza. La tecnologia di protezione si presta benissimo al modello cloud. Invece di investire in dispositivi o software best-of-breed che, al termine di un ciclo di 5 anni, potrebbero non essere più adatti – le aziende che scelgono la sicurezza cloud possono stare tranquille che il loro fornitore aggiorna costantemente device, software e protocolli.
Alcune delle principali tecnologie di sicurezza, tra cui le soluzioni Next Generation Firewall, Secure Mobile Access e E-mail Security possono essere caratterizzate da un elevato investimento iniziale, scoraggiando i clienti. E’ qui dove il nuovo posizionamento delle tecnologie tradizionali entra in gioco. Per esempio il Firewall-as-a-Service (FWaaS), dove i partner possono offrire ai clienti hardware, software e servizi necessari per gestire una soluzione di sicurezza completa e aggiornata. Con un importo mensile fisso, le aziende possono lasciare la sicurezza firewall in mano a un’organizzazione dedicata che dispone delle più recenti versioni delle piattaforme di sicurezza più efficaci del mercato, proteggendo i propri asset senza dover allocare fondi aggiuntivi per upgrade e training del personale.
I partner di canale possono continuare a essere consulenti esperti e a fornire le migliori tecnologie per soddisfare le esigenze specifiche di ciascun cliente. FwaaS farà molta strada nel posizionare i rivenditori come problem solver, risparmiando ai propri clienti notevoli investimenti in tecnologie di sicurezza e dando vita a nuovi canali di fatturato per servizi complementari quali reporting, analisi, consulenza e modifiche di configurazione.