Una piattaforma mobile-centric e open system per far fronte alle nuove esigenze imposte dall’affermarsi di un modello di lavoro diverso, conforme alle nuove logiche del digitale. Una piattaforma che riunisce in un unico sistema comunicazione, collaborazione, condivisione di file, gestione dei processi interni e conoscenza aziendali.
E’ Vmoso, soluzione ideata da BroadVision nel 2015 e che ora approda anche in Italia per trasformare il ‘Big Garbage’ prodotto dalle aziende in ‘Big Knowledge’, come afferma lo stesso fondatore della società Pehong Chen.
“Con Vmoso la Big Knowledge incontra la Mobile Collaboration – spiega Cheng -. Si tratta di una piattaforma che mixa Enterprise Knowledge Management (KM) e Unified Communication & Collaboration Engagement (UCCE). Vmoso può essere definito come un Virtual Mobile Social che abilita il Digital Workplace, dove la comunicazione, sia verso l’interno che verso l’esterno, gioca un ruolo sempre più strategico. Oggi il business è veloce, dinamico, agile e flessibile e per questo bisogna poter collaborare con tutti da qualsiasi device sempre e ovunque”.
Se si pensa che sono 2,5 le ore impiegate giornalmente nell’utilizzo delle mail e che il 20% del tempo della giornata lavorativa è impiegato nella ricerca di informazioni utili per la produttività individuale (fonte McKinsey, 2012) si capisce come diventi sempre più importante adottare soluzioni di digital business.
“La chiave di tutto – prosegue Chen – sta nel saper cogliere e riutilizzare il patrimonio delle conoscenze aziendali, obiettivo fallito dalla maggior parte delle imprese. La conoscenza è tra gli asset strategici per un’azienda e consente di trasformare la propria organizzazione in un digital workplace di successo”.
Sulla base di queste premesse Vmoso fornisce un unico ‘luogo virtuale’ che riunisce le comunicazioni, da qualsiasi fonte provengano, in un’unica copia da condividere con ogni device sempre e ovunque, portando a un risparmio di tempo e di costi effettivi per l’azienda, aumentando la produttività e riducendo la frammentazione delle informazioni aziendali eliminando il rumore, permettendo così di trasformare le informazioni in conoscenza. Il tutto all’insegna della sicurezza, un problema che spesso le aziende che ricorrono agli strumenti tipici del Shadow It decidono di ignorare, mettendo in atto una strategia che Cheng ha definito ‘della scimmia’ (non vedo, non sento e non parlo). La piattaforma consolida le caratteristiche di e-mail, instant messaging, workflow, content sharing e social networking in un unico sistema integrato, diventando l’unica fonte affidabile della knowledge aziendale condivisibile all’interno e all’esterno dell’azienda, aggiungendo valore e rapidità al business.
“Trasformarsi in un’organizzazione digitale è imperativo e le aziende lo sanno. Sono sempre più consapevoli di quanto sia importante adattarsi al cambiamento introducendo nuove modalità di lavoro – conclude Matteo Colombi, Sales Director di BroadVision Italia -. Un esempio concreto arriva da un nostro cliente che ha deciso di adottare Vmoso perché era sfinito dalla inefficienza dei tradizionali strumenti di comunicazione aziendale e dalla scarsa collaborazione tra i vari gruppi di lavoro. E a soli 6 mesi dall’adozione, un’indagine interna ha evidenziato che il 22% dei dipendenti ha ridotto di oltre il 50% il traffico delle e-mail, mentre la metà della forza lavoro risparmia quasi un’ora al giorno del proprio tempo”.
Risultati, dunque, che conducono ad un evidente impatto sull’operatività e l’efficienza in qualsiasi processo aziendale.