Un team internazionale di giovani imprenditori, con il supporto di ospedali in Francia, Lussemburgo e Svizzera, ha lanciato la prima e unica App di comunicazione interamente dedicata a pazienti in stato comatoso, in semi-coscienza (Stati vegetativi, Sindrome di Locked-In ecc.) e con gravi disabilità fisiche.
FamilyPlug nasce nel 2014 poco dopo il tragico incidente del pilota di Formula 1 Jules Bianchi in Giappone, dove l’allora 25enne ha riportato un danno cerebrale diffuso seguito da lunghi mesi di ospedalizzazione.
L’affetto della famiglia, degli amici e dei fan di Jules sparsi in tutto il mondo, ha contribuito a far emergere la necessità di un semplice canale di comunicazione dedicato a chi vive queste difficoltà, permettendo un continuo contatto da parte di una comunità ristretta di persone interessate a partecipare al percorso riabilitativo del paziente in maniera indipendente e non intrusiva.
“La nostra tecnologia è stata sviluppata con il supporto dei più recenti studi in neuroscienza riabilitativa e in terapia occupazionale, con l’obiettivo di permettere a familiari e amici di avere un ruolo attivo nel percorso riabilitativo dei pazienti con gravi danni cerebrali, anche quando la distanza non permette visite regolari. Non siamo stati abbastanza rapidi nel lancio di questa App per il nostro amico Jules, ma continuiamo a lavorare nella speranza di poter aiutare altri pazienti e le loro famiglie in tutto il mondo” ha spiegato Mattia Lattanzio, CEO e fondatore di FamilyPlug. FamilyPlug offre una facile e immediata soluzione per la comunicazione virtuale di famiglie
Guidata da un imprenditore italiano laureato presso INSEAD e con il supporto di sviluppatori francesi, la società ha potuto raccogliere importanti fondi da un gruppo internazionale di investitori in Asia ed in Europa e sta per iniziare la fase di espansione di mercato.
Con un target stimato a 20 milioni di potenziali utenti e dopo mesi di sviluppo, FamilyPlug è stata finalmente lanciata sia per iOS che per Android ed è ora disponibile in Europa e negli Stati Uniti.
L’app permette la stimolazione emotiva del paziente da parte di famiglia ed amici, un elemento assolutamente fondamentale nel percorso di un paziente in stato comatoso o post-comatoso. In pratica l’applicazione è scaricata sul dispositivo del paziente che viene posizionato su una docking station, e una volta impostate le preferenze di audio e riproduzione, consente la trasmissione di messaggi che supportano la riabilitazione. Il tutto all’insegna di privacy e sicurezza.