Lo scopo di Hytera, azienda multinazionale fornitrice di soluzioni e apparecchiature radiomobili professionali, è da sempre quello di semplificare la vita all’utente finale. Rendere gli operatori pronti per l’inaspettato anche in situazioni di reale emergenza.
Per questo la tecnologia di Hytera mette a disposizione in modo intuitivo all’utente una soluzione che offre una migrazione graduale che prevede una convergenza su più livelli tra il mondo PMR, nativo in banda stretta, che supporta servizi prioritari come la voce, e il mondo a banda larga, che consente di trasferire una grande quantità di dati ad alto valore aggiunto.
La sfida è quella di ridurre il numero di dispositivi da usare e quindi semplificare e innovare con prodotti sempre più performanti come terminali multi mode, bodycam e altri ancora.
Le soluzioni Multimode
Con Hytera dunque mondo narrowband e broadband si fondono in terminali che possono usare entrambe le tecnologie con un sistema di controllo e gestione unico, andando a coprire l’intero ecosistema.
Protagonisti dell’offerta Hytera le soluzioni Multimode, terminali compatti che coniugano robustezza e le altre caratteristiche classiche di un terminale con l’agilità e l’intelligenza di uno smartphone. Si tratta di terminali rugged robusti e basati su Android che quindi consentono la comunicazione via voce ma supportata anche con lo scambio di video, immagini e con la possibilità di utilizzare applicazioni di varia natura.
La gamma Hytera comprende due famiglie: quelli PDC, della famiglia DMR e quelli PTC, in tetra.
Per la parte tetra abbiamo PTC760 e PTC680 mentre per la parte in DMR troviamo PDC760, cui si aggiungerà l’anno prossimo il nuovo PDC680.
La famiglia PTC vanta apparati con fotocamera fronte/retro, ampio display e supporta le tecnologie GPS, bluetooth e wifi.
Mentre PTC 760 e PDC 760 sono pensati per un mondo più business il PTC680 è invece più robusto e studiato per usi massicci. All’apparenza sembra uno smartphone con un doppio microfono fronte/retro per la cancellazione del rumore e dell’eco, un doppio display: un classico e uno montato sulla parte superiore con i dati principali per permettere la visione delle informazioni basilari con un colpo d’occhio, anche quando il terminale non è tenuto in mano.
La famiglia 760 mette invece a disposizione una serie di sensori, da quelli di prossimità al barometro ad esempio.
Alla base di tutto ci sono due pilastri: la convergenza e la sicurezza.
La convergenza per passare in maniera graduale dal PMR al narrowband automaticamente per l’utente e la sicurezza con ad esempio i dati non cancellabili o criptati per consentirne l’accesso solo ad alcune figure, così come offrendo la possibilità di fornire diversi accessi alle diverse persone che utilizzano il dispositivo.
Le bodycam
Le bodycam invece sono un device tutto in uno, che possono essere applicate sui vestiti e che vanno a sostituire le videocamere e i microfoni.
La entry level è la VM550, passando poi per il modello VM550 D che può essere utilizzata anche di notte grazie al sensore infrarosso, il modello VM685, fino ad arrivare al top di gamma, il VM780, che può supportare una SIM e può essere collegato anche via LTE oltre che wifi e bluetooth, e che può diventare anche una radio.