Negli ultimi decenni l’innovazione tecnologica ha determinato enormi cambiamenti di paradigma, sia nel mondo aziendale sia nella quotidianità e nelle abitudini delle persone. E il mercato della sicurezza non ha fatto eccezione, con il cloud che ha giocato un ruolo chiave e promette di essere il protagonista della prossima evoluzione del settore: ne è convinta quasi la totalità dei professionisti italiani del mondo della sicurezza (91%), che crede che il futuro del comparto sarà legato a questa tecnologia.
É questo il dato principale emerso dall’indagine condotta da RISCO Group – azienda indipendente specializzata nel mercato della sicurezza – tra i propri installatori e utenti in Italia per indagare i nuovi scenari e i potenziali sviluppi del mercato abilitati dalla tecnologia.
Il cloud: un trend in continua crescita
Dall’indagine RISCO emerge chiaramente il forte interesse dei consumatori finali verso le funzionalità abilitate dal cloud: per il 92% degli installatori, infatti, la funzionalità che permette di gestire la protezione dell’abitazione da remoto tramite app è molto richiesta dagli utenti, che, nella stragrande maggioranza dei casi (84%) addirittura orientano la propria scelta di acquisto su una soluzione dotata di questa opzione, di cui difficilmente potrebbero fare a meno, una volta provatane la comodità.
Non è solo questo appetito di cloud da parte dei consumatori a determinare la progressiva crescente adozione, ma anche i vantaggi che ne derivano per gli installatori, in primis la semplicità di installazione e configurazione (65%), il controllo completo delle proprietà (57%), ma anche l’invio di notifiche e messaggi multipli ai clienti (33%), la personalizzazione (20%) e la scalabilità (18%). Segue a pochissima distanza in termini di preferenze (17%) il valore aggiunto di poter contare sui migliori standard di sicurezza e privacy derivanti dalla partnership con Microsoft. RISCO Group, infatti, ha scelto la piattaforma Azure di Microsoft, che è in grado di coniugare al meglio semplicità di utilizzo e tecnologie di sicurezza all’avanguardia, oltre ad abilitare nuovi servizi e garantire la massima trasparenza, flessibilità e conformità alle regolamentazioni in essere e agli standard di mercato.
Tutti questi elementi hanno contribuito nel tempo a far comprendere ai professionisti della sicurezza italiani il valore del cloud, tanto che quasi la metà (47%) vede in questa tecnologia una leva fondamentale per guadagnare competitività in un mercato sempre più concorrenziale e quasi un quarto (24%) lo reputa un elemento capace di far incrementare il proprio business, alla luce della possibilità di poter arricchire con semplicità gli impianti esistenti di nuovi servizi, funzionalità e soluzioni connesse.
L’architettura cloud, infatti, consente di implementare i nuovi servizi sugli impianti già installati, anche anni prima, purché connessi al cloud, permettendo di far fronte all’evoluzione delle singole esigenze. È ormai solo una minima fetta (3%) ad ignorare il potenziale della tecnologia.
La gestione da remoto tramite app
Le app sono ormai protagoniste della vita di tutti, grazie all’enorme diffusione dei dispositivi smart. Attraverso il cloud, gli installatori sono finalmente in grado di offrire ai propri clienti la possibilità di connettersi alla propria casa e avere tutto sotto controllo in maniera semplice e immediata con la stessa facilità con cui gestiscono altri aspetti della propria quotidianità.
Con iRISCO – app disponibile per iOS e Android – nasce un nuovo concetto di sicurezza domestica “always on” garantita dall’affidabilità e dalle performance della piattaforma cloud, dei device smart e della centrale di sicurezza installata.
Interessante notare dai dati della survey come cambi il percepito degli utenti in termini di benefici dell’utilizzo dell’app per la gestione della sicurezza domestica in fase di acquisto della soluzione e, successivamente, dopo l’utilizzo. Se, infatti, la video verifica rappresenta la funzionalità più richiesta ai professionisti della sicurezza (64%), una volta installato il sistema i consumatori sono particolarmente colpiti dalla comodità in termini di gestione che deriva dall’uso dell’app, tanto che la possibilità di controllare e gestire ovunque ci si trovi sicurezza e vita domestica – accessi, luce, temperatura e tapparelle – balza al primo posto delle funzioni più usate dagli utenti (53%), scavalcando la video verifica (32%).
Tanto per gli installatori (72%) quanto per gli utenti finali (82%), il controllo da remoto della propria casa e le notifiche in tempo reale per poter intervenire tempestivamente in caso di allarme sono tra le caratteristiche che meglio distinguono l’app di RISCO e per loro indispensabili in un sistema di sicurezza all’avanguardia. Per i professionisti della sicurezza, questo aspetto è secondo solo alla semplicità di utilizzo (75%), elemento critico in fase di progettazione e implementazione del sistema stesso.
Il punto sulla tecnologia
La tecnologia ha sicuramente cambiato negli anni il modo in cui le persone pensano alla sicurezza delle proprie abitazioni e la gestiscono e continuerà in futuro all’evoluzione dei possibili scenari. Ma quali aspetti ne hanno tratto maggior beneficio e quali sono ancora le perplessità e i timori degli utenti quando pensano all’innovazione nell’ambito della protezione delle proprietà?
Sebbene con percentuali lievemente diverse, installatori e utenti finali sono sicuramente d’accordo sui primi due aspetti che sono stati migliorati dall’applicazione della tecnologia alla vita domestica: la tranquillità di poter monitorare ovunque e in qualsiasi momento l’abitazione e la sicurezza. Curioso, invece, notare la discrepanza tra i due target quando si arriva al gradino più basso del podio: se per i professionisti della sicurezza vince la possibilità di gestire da remoto elettrodomestici, accessi e tapparelle (26%), i consumatori, invece vedono nell’ottimizzazione del proprio tempo (18%) un enorme valore aggiunto abilitato dall’innovazione.
Ci sono, tuttavia, alcuni fattori che ancora inibiscono gli utenti all’adozione della tecnologia per la protezione della propria abitazione. Secondo gli installatori italiani, le remore principali risiedono nel timore di essere hackerati (50%), nella paura di malfunzionamenti (45%) e nella preoccupazione per la privacy dei dati (31%). Non sorprende, quindi, che le domande poste più spesso agli installatori sulla app riguardino in proporzione quasi uguale la sicurezza (52%) e la semplicità di utilizzo (50%), seguite dal funzionamento della app stessa e delle notifiche in caso di mancata copertura (36%).