1.000 morti al giorno per errori medici solo negli Stati Uniti. Una popolazione mondiale che entro il 2050 raggiungerà i 9 miliardi di abitanti, di cui due miliardi saranno sopra i 60 anni, mentre le malattie croniche nel 2020 saranno la causa del 73% dei decessi.
Sono solo alcuni dei dati rilasciati da Martin Kopp, General Manager Healthcare Providers SAP, durante l’incontro promosso da SAP dal titolo “La trasformazione digitale nel settore Healthcare”, che impongono un ripensamento del concetto di sanità così come lo conosciamo.
Ci troviamo in un momento storico di profonda trasformazione, dove la tecnologia applicata all’ambito sanitario può fare la differenza traghettando verso nuovi modelli di cura che pongano al centro il paziente e i suoi reali bisogni.
La medicina basata sul sezionamento del genoma sta facendo passi da gigante, anche se non è ancora approdata all’interno della sanità pubblica, e apre le porte verso meccanismi di cura personalizzati, che non si basino più su protocolli ma su un’analisi attenta dei dati del paziente in real time. Dati che non vanno gestiti come dei singoli silos, ma che vanno integrati per mettere a disposizione dei medici, del malato stesso e della ricerca informazioni preziose per la prevenzione, la diagnosi e la cura della malattia.
La strada da seguire è quella dell’integrazione tra le singole cartelle cliniche elettroniche e le informazioni genetiche del singolo individuo per arrivare ad una definizione precisa del percorso di cura migliore del singolo paziente. Certo un progetto importante, ma che è il momento di cominciare ad attuare in maniera concreta per vincere le sfide del futuro.
“Oggi la tecnologia rende possibile un nuovo modello di medicina che permette alle organizzazioni sanitarie da un lato di offrire un’esperienza di medicina personalizzata anticipando i bisogni del paziente, integrando i dati, fornendo informazioni in tempo reale, facilitando il dialogo tra paziente e medico anche grazie all’utilizzo di dispositivi intelligenti, dall’altro permette alle organizzazioni di gestire i propri processi in modo più semplice ed efficace – commenta Carla Masperi, Chief Operating Officer di SAP Italia -. Le nuove tecnologie digitali sono un acceleratore di benessere e di efficienza. L’Unione Europea ha stimato che il monitoraggio a casa dei malati di cuore potrebbe migliorare i tassi di sopravvivenza del 15% e ridurre il numero dei ricoveri in ospedale del 26%, portando a un risparmio del 10% dei costi sanitari. In SAP stiamo sviluppando innovative soluzioni in grado di migliorare la vita delle persone e porle al centro delle cure sanitarie”.
L’impegno di SAP in ambito Healthcare nasce dall’esperienza personale del suo CEO Bill McDermott, che potè speriementare sulla sua pelle l’inefficienza dell’attuale modello sanitario dopo un incidente all’occhio. L’episodio accese una lampadina nella mente di McDermott, che si rese conto di come l’It potesse avere un ruolo fondamentale in ambito sanitario sia lato ricerca, sia con la telemedicina che appunto nell’attuazione di metodologie di medicina personalizzata.
La vision di SAP in ambito Healthcare si riassume nel concetto che benessere ed efficienza non sono parole contrarie, ma possono e devono andare di pari passo.
“E’ il momento di cambiare – afferma Kopp –. Come? Con una patient centric value chain, con l’uso di IoT e Smart Data e l’apertura di nuovi mercati e segmenti. La sanità non va vista come divisa in silos, ma come un network dove vari attori collaborano insieme per il benessere del paziente tramite l’utilizzo di dati in real time”.
Run simple, run with data, run in real time: questo il motto di SAP in ambito sanitario, che proprio per realizzare la sua vision propone la SAP Connect Platform, una piattaforma in-memory basata su HANA.