A cura di Mark Pearce, EMEA Channel Director, Dell Networking, Dell Channel
Il modo migliore per diventare ricchi nella corsa all’oro non è, in effetti, usare il setaccio alla ricerca del metallo dorato. Delle migliaia di pionieri che hanno attraversato le Great Plains nel 1849, pochi hanno fatto fortuna con l’oro. Quelli che avevano un vero senso degli affari hanno caricato pale, picchetti, cibo e liquori sui loro carri e hanno fatto i soldi vendendoli ai cercatori.
Leggendo paper tecnologici è facile pensare che, quando si tratta di networking, l’unica fonte di ricchezza è il data center. Certamente è dove gli sviluppi più interessanti, dal software-defined networking all’Ethernet fabric, stanno avvenendo. Ed è innegabile che i data center rappresentino un’opportunità realmente lucrativa per le aziende che si aggiudicano i contratti.
Tuttavia, quando si parla di networking, vi sono altri filoni ugualmente ricchi che il canale può esplorare – tra questi ci sono gli ambienti campus.
Per qualche tempo il campus è stato considerato il parente povero del data center, sia in termini di sofisticazione tecnica, sia di profittabilità. In effetti, il mercato EMEA del campus networking vale miliardi di euro per coloro che hanno la capacità e la lungimiranza di sfruttarlo. Quelli che non lo hanno esplorato finora dovrebbero rivedere i loro ragionamenti e riconsiderarlo.
Per comprendere la portata di questa opportunità, bisogna guardare a come si sono evoluti gli ambienti campus negli ultimi anni. Oggi la maggior parte delle grandi realtà, dalle università agli ospedali, dalle banche alle società farmaceutiche, dispongono di ambienti campus. Ma queste vengono oggi affiancate da altre organizzazioni che vantano reti campus notevoli. Per esempio, non è raro che una scuola media investa un paio di migliaia di euro in infrastrutture di rete, mentre anche le scuole elementari stanno pensando di implementare soluzioni wireless LAN.
L’opportunità per il canale non è solo data dalla proliferazione di reti campus, ma anche dalle competenze che questi ambienti richiedono. Nel data center, i fattori chiave sono workload, prestazioni, orchestrazione e sicurezza; in quelle campus la sfida è quella di offrire mobilità a individui e device, gestendo sicurezza, accessi e monitoraggio per capire chi è in rete, dove, con quali dispositivi e che cosa sta facendo.
In aggiunta vi è la crescente aspettativa del Wi-Fi come utility pubblica, insieme alla domanda di comunicazione unificata, che richiedono competenze e strumenti specialistici che il canale è molto spesso in grado di soddisfare.
Per trarre vantaggio dal boom del campus networking, i rivenditori devono comprendere le differenza di requisiti tipici delle architetture campus rispetto al data center. Gli schemi di traffico nel campus rimangono gli stessi: nord-sud rispetto a est-ovest nel data center. C’è anche una spinta verso la semplificazione, il trend mira alla fusione dei layer core e di distribuzione e, in alcuni casi, lo strato di accesso è interamente basato su WLAN, riducendo il costo complessivo dell’infrastruttura.
Direi che trend di questo tipo nel campus sono interessanti tanto quanto quelli che stanno avvenendo nel data center, anche se non sono sulle prime pagine dei giornali. La domanda è se il canale ha la volontà e l’expertise per cogliere l’opportunità e offrire le soluzioni e la consulenza necessari per implementare reti campus moderne “fit-for-purpose”.
Un’efficace rete campus parte sempre da una dorsale Ethernet (10 Gigabit Ethernet) ad alte prestazioni, dalla quale tutto dipende.
Gli strumenti di gestione della rete sono anch’essi essenziali e rappresentano un’ottima opportunità per il canale – è incredibile quante organizzazioni implementino reti complesse senza alcuna competenza di gestione. Una delle aree che le reti campus stanno iniziando a condividere con il data center è relativa ai consumi, i costi di alimentazione degli switch nei campus di grandi dimensioni possono essere astronomici e i reseller possono aiutare le organizzazioni a ridurli suggerendo switch meno “power hungry”.
Molti rivenditori hanno la capacità di soddisfare la domanda di reti campus, anche se la maggior parte oggi si focalizza sul data center. Non c’è nulla di male in questo, ma quel mercato è così competitivo e dominato da grandi vendor che è sempre più difficile per i partner farsi strada e iniziare a cercare l’oro.
Quindi, anche se il data center è il centro dell’attenzione, il canale dovrebbe cercare ogni opportunità per conquistare nuovi mercati e diversificare il fatturato. Se decidono di guardare, vedranno che c’è parecchio oro per loro nelle reti campus.