E’ capitato a tutti, ammettiamolo, di cercare su internet risposte ai nostri quesiti. Che si trattasse di domande imbarazzanti, di semplici curiosità, o di ricerca di informazioni serie, è facile nel mondo di Google trovare una risposta. Ma non sempre è oro quello che luccica. Le bufale, le controversie senza apparente soluzione, i pareri di chi cerca di far leva esclusivamente sulla nostra emotività sono proprio lì dietro l’angolo.
Questo fenomeno, già di per sè fuorviante, assume tratti ancora più “pericolosi” quando si ha a che fare con questioni relative alla medicina, ai trattamenti terapeutici, a disturbi e malattie.
Si parla di “medicina 2.0 o health 2.0” per designare il fenomeno di documentarsi su internet, scrivere su forum dedicati, reperire informazioni su disturbi di salute, siano questi di natura psicologica o fisica, e possibili cure e trattamenti. Sempre più spesso le persone si affidano ad occhi chiusi a quello che leggono senza approfondire l’affidabilità della notizia e il rischio è quello di imbattersi nel mercato dei farmaci contraffatti, di rivolgersi a cure alternative o alla medicina non convenzionale.
A darci una mano si è schierato il team di Pharmawizard, l’app gratuita per orientarsi tra i farmaci di marca ed equivalenti, con la possibilità di confrontarli per permettere la scelta di quello più vicino alle nostre esigenze. Dal loro sforzo è nata una serie di consigli che è bene prendere in considerazione per valutare la qualità dell’informazione che troviamo su internet.
Partiamo dal primo. Innanzitutto occorre valutare bene l’affidabilità e la qualità della fonte con il fine di ricorrere ad autorità ufficialmente riconosciute ed individuare il responsabile dei contenuti.
Il secondo punto riguarda il mantenere un atteggiamento di prudenza restando sempre “cyber scettici”: bisogna sempre cercar un parere indipendente e visitare sempre più siti.
Un altro consiglio importantissimo è quello di cercare l’evidenza scientifica, il che significa fare affidamento sulla ricerca medica, non sulle opinioni.
Occore poi fare attenzione all’obiettività e all’indipendenza delle fonti chiedendosi sempre qual è lo scopo del sito che ci sta dando quelle informazioni e chi finanzia il progetto.
Altro aspetto fondamentale è quello di proteggere la propria privacy. Ricordiamoci sempre che l’informazione sanitaria deve essere riservata e perciò, nel momento in cui ci approcciamo a un sito dobbiamo verificare se questo adotta una politica per la gestione dei dati personali/sensibili e se dice quali informazioni vengono raccolte.
Per finire, l’ultimo accorgimento è forse quello più banale, ma anche più sensato ed efficace: qualunque siano i vostri dubbi, le vostre paure, o le vostre curiosità consultate sempre il vostro medico curante: le migliori decisioni in campo sanitario scaturiscono da una corretta e trasparente relazione medico-paziente.