[section_title title=Privacy e sicurezza: il progetto VisiOn raccoglie le nuove sfide della Sanità – Parte 2]
In questo scenario lo scorso anno ha preso il via il progetto VisiOn. Di cosa si tratta?
VisiOn è un’iniziativa che si iscrive nell’ambito dei progetti Horizon 2020 della Comunità Europea, che ha l’obiettivo di creare una piattaforma di gestione visiva della privacy per la pubblica amministrazione (locale e centrale) per una piena consapevolezza sull’utilizzo dei propri dati da parte del cittadino/utente, che potrà così gestire direttamente la propria privacy attraverso un accordo stipulato con la PA.
Business-e che ruolo ha in tutto ciò?
Business-e ha il ruolo di coordinatore di un gruppo costituito da 11 partner, tra cui spiccano Atos in Spagna, l’Università di Brighton in Inghilterra e l’Università di Trento, e il MISE e l’Ospedale Bambin Gesù in Italia (Demokritos, Freunhofer ISST, DAEM SA – City of Athens IT Company, Hospital De Los Niños in Spagna e, Velti SA).
Gli utenti finali a cui vi rivolgete con questo progetto chi sono?
Come utenti finali il progetto VisiOn ha due verticali: uno in ambito PA, che vede il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppi Economico, e uno in ambito sanitario, che vede il coinvolgimento dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma e dell’Hospital De Los Niños in Spagna, due strutture che avendo come pazienti dei minori hanno delle necessità ancora più stringenti in termini di privacy e sicurezza.
Più in dettaglio in cosa consiste il progetto?
L’obiettivo è la realizzazione e la commercializzazione di una piattaforma software, ora in fase di test, che permetterà al cittadino di avere visibilità in maniera chiara e semplice sui suoi dati: su dove sono, dove vengono trasferiti e così via.
Tramite la piattaforma il cittadino/paziente stipula un Privacy Level Agreement (PLA) con l’ente con cui sta colloquiando per gestire online il trattamento dei suoi dati, valido a livello europeo. Si crea così un colloquio chiaro, semplice e immediato che garantisce la possibilità di fruire dei nuovi servizi innovativi che tutti ricerchiamo ma all’insegna di sicurezza e privacy.
Dal punto di vista tecnologico la piattaforma come è costituita?
Da un mix di tecnologie già esistenti e tecnologie create ex novo. La piattaforma è infatti costituita da alcuni nuclei importanti che arrivano dall’Università di Trento, dall’Università di Brighton e da un centro di ricerca in Grecia, che già avevano dei componenti per la gestione dei dati dei flussi della visualizzazione delle informazioni, che nell’ambito del progetto vengono integrati e arricchiti con una serie di sistemi per la gestione e l’integrazione da un lato con i sistemi dell’utente, ad esempio del ministero, dell’ospedale o dell’ASL o chiunque lo utilizzerà, e con l’interfaccia che verrà data verso il cittadino.
La soluzione verrà testata per poi essere immessa sul mercato tra due anni. Come pensate di commercializzarla?
La piattaforma verrà commercializzata sul mercato nelle forme consentite dalla legge in ogni paese, a seconda dei settori verticali su cui verrà proposta.
Per finire, Business-e ha in programma altre iniziative riguardo a sicurezza e rapporto con i cittadini?
Abbiamo già in corso un altro importante progetto a livello europeo che si chiama EuTravel, coordinato da una società In Inghilterra e che in Italia ci vede schierati con Trenitalia per la realizzazione di una piattaforma integrata nell’ambito dei trasporti.
Business-e mette ancora una volta a disposizione la sua competenza nell’ambito della sicurezza e della privacy perché anche organizzare una cosa all’apparenza semplice come un viaggio cela in realtà importanti aspetti legati alla riservatezza. Si pensi ad esempio al fatto che il viaggio potrebbe includere un invalido, un portatore di handicap o qualcuno con esigenze di dieta particolari. Sono tutti dati sensibili che devono essere trattati con attenzione e necessitano di una corretta tutela.