Le piccole e medie imprese europee sostengono che l’Additive Manufacturing sia fondamentale per riuscire a ridurre i costi e a migliorare l’agilità.
Questo è quanto emerge dalla ricerca Ricoh “The Future of Print” in cui sono stati coinvolti 2.370 manager di Pmi di tutta Europa. Dallo studio emerge come il 44% delle Pmi abbia già investito in tecnologie per la stampa 3D e un ulteriore 30% lo farà entro i prossimi due anni.
Il 70% del campione pensa di utilizzare l’Additive Manufacturing per esplorare nuove possibilità nell’ambito della produzione. Il 56% prevede di riuscire, grazie alla produzione on demand, a ridurre i costi per stoccaggio, spedizione e acquisto di materiali. Con l’obiettivo di stare al passo con l’evoluzione del mercato e rispondere alle esigenze dei clienti, l’80% del campione sta prendendo in considerazione la possibilità di introdurre la stampa 3D anche per migliorare lo sviluppo di nuovi prodotti.
David Mills, CEO di Ricoh Europe, commenta: “L’innovazione offerta dalla stampa 3D permette alle Pmi di competere con le aziende di più grandi dimensioni, ad esempio ottimizzando le fasi di sviluppo e produzione e la gestione della supply chain. Questo è fondamentale per le aziende che vogliono crescere e rafforzare la propria presenza sul mercato”.
I risultati positivi degli investimenti nelle nuove tecnologie per il printing, come ad esempio la stampa 3D, sono già evidenti. Il 69% delle Pmi sostiene che la stampa 3D giochi un ruolo fondamentale consentendo di cogliere opportunità sempre nuove. Inoltre, il 65% afferma che il 3D printing migliori la relazione con clienti e fornitori, mentre il 71% ritiene che le nuove tecnologie aumentino l’efficienza del business.
David Mills aggiunge: “L’Additive Manufacturing riduce la quantità di risorse necessarie per realizzare un prodotto in quanto gli scarti sono limitati al minimo, un aspetto molto importante per ridurre costi e impatto ambientale. Un numero sempre maggiore di Pmi sta ricorrendo alla stampa 3D per ottenere vantaggio competitivo e le aziende che non seguiranno fin da subito il loro esempio corrono il rischio di rimanere indietro”.