Tablet dotati di comunicatore vocale che consentono alle persone affette da disturbi dello spettro autistico, afasia, deficit cognitivi o motori, patologie neurodegenerative come SLA o SMA di esprimere con parole, immagini, tabelle i propri pensieri e bisogni. Sono DPad e la sua versione “mini” Dpocket, i dispositivi medici per la comunicazione aumentativa alternativa (CAA) che vengono presentati dal distributore Sapio Life – società del Gruppo Sapio – e da HelpyLife Technolgies in occasione di Exposanità, la manifestazione che è punto di riferimento per la sanità e l’assistenza in Italia, in programma a Bologna dal 18 al 21 maggio 2016.
Grazie alla tecnologia digitale, DPad e DPocket sono in grado di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità temporanee o permanenti del linguaggio espressivo: a scuola come strumenti didattici per l’apprendimento e nella vita quotidiana come ausili per “dare voce” a chi non può parlare.
I dispositivi integrano le caratteristiche dei comunicatori vocali con quelle di un tablet che coinvolge tatto, vista e udito degli utenti, facile da usare e trasportare, leggero e maneggevole.
Protetti dagli urti grazie a una speciale custodia e utilizzabili anche con i sistemi di puntamento oculare, i due comunicatori utilizzano il nuovo software Dialogo AAC che consente di creare tabelle, strutture e libri comunicativi attingendo da una libreria di immagini, anche animate, per facilitarne la selezione. La piattaforma è accessibile attraverso diverse interfacce, come sensori, eyetracking, touch-screen e movie face per rispondere alle esigenze specifiche dei diversi utenti. Dialogo AAC sarà presentato al workshop “HelpyAutismo – La telemedicina che sposa l’Assistive Technology” che si terrà il 20 maggio ad Exposanità.
Sapio Life a Exposanità presenterà anche Dialog 3.0, un dispositivo dotato di eyetracking rivolto in particolare alle persone con disabilità del linguaggio espressivo per deficit cognitivi o motori come SLA, SMA, tetraparesi o gravi traumi, pensato per pazienti affetti da patologie neurodegenerative. Il comunicatore si può utilizzare in modo diverso in funzione della progressione della disabilità: tramite touch screen quando la mobilità degli arti superiori non è compromessa; con sensori quando sono presenti movimenti residui di braccia e mani; con software di tracciamento dei movimenti del capo quando non c’è più mobilità degli arti superiori; attraverso puntamento oculare quando rimane solo il movimento degli occhi. Il comunicatore è dotato di un sistema di puntamento binoculare TM5 a infrarossi, che distingue automaticamente l’attendibilità di spostamento di un singolo occhio e riconosce se i movimenti del capo siano o meno volontari.