Dagli smartphone ci si aspetta sempre di più. Divenuto l’oggetto simbolo della nostra epoca, d’altronde, il cosiddetto telefono intelligente è utilizzato per svolgere una serie infinita di azioni che sempre di più si allontanano dalla semplice telefonata. Lo sa bene chi ha scelto di acquistare un top di gamma, magari mettendo le offerte cellulare incluso dei diversi operatori a confronto, e si ritrova tra le mani un dispositivo ricco di sensori e di funzioni sofisticatissime.
L’ultima tendenza, poi, associata ai dispositivi wearable è quella di arricchire sempre più i nostri dispositivi mobile con app dedicate alla salute e al fitness. Dagli smartwatch che funzionano da contapassi e registrano le informazioni relative alla dieta e al ritmo sonno-veglia, a Ictus 3R per prevenire la malattia, gli strumenti connessi allo smartphone diventano sempre più utili anche in campo sanitario.
Proprio nell’ambito della prevenzione si nota, poi, come anche i big del mercato dell’elettronica di consumo si facciano avanti con progetti e proposte ambiziosi. È il caso, ad esempio, di Philips, che ha di recente sviluppato una tecnologia per la condivisione digitale di dati relativi alle biopsie tumorali, o di Samsung che lancia il prototipo di un dispositivo wearable per segnalare su smartphone l’arrivo di un ictus.
Lo smartphone Samsung contro l’ictus
Secondo il prototipo del colosso coreano degli smartphone, l’Early Detection Sensor & Algorithm Package è un progetto ideato per segnalare e quindi prevenire l’arrivo di un ictus. Nello specifico, si tratta di un dispositivo wearable, nella fattispecie un caschetto interconnesso con lo smartphone in costante monitoraggio. Il team, guidato da Se-hoon Lim, sta inoltre lavorando al prodotto per renderlo indossabile nella vita di tutti i giorni.
Il suo funzionamento, d’altronde, permetterebbe all’EDSAP di registrare gli impulsi elettrici neuronali lungo tutto l’arco della giornata. Trasformandoli poi in algoritmi, sarà possibile leggerli su smartphone, tablet o pc, consentendo la valutazione delle onde cerebrali. Nel giro di 60 secondi l’algoritmo in questione sarebbe in grado di rilevare un probabile ictus, permettendone la prevenzione.
Lo strumento, precisa il team coreano, non è un semplice gadget medico, bensì uno strumento di alta precisione e tecnologia. Realizzato con materiali particolarmente innovativi, come il caucciù ad elevata conduzione utilizzato per il montaggio dei sensori, il prototipo somiglia ora a un casco, ma l’intenzione è quella di ridurlo a occhiali, cuffie o forcine. Se-hoon Lim e la sua squadra stanno infine lavorando per adattare la stessa tecnologia agli impulsi del cuore, in modo da prevenire prima di curare anche i casi di infarto.