La stampa 3D è la protagonista del nuovo progetto sperimentale di Samsung che vede l’introduzione delle stampanti 3D Makerbot di Energy Group in 3 scuole italiane: l’Istituto Scolastico Maria Immacolata di Gorgonzola (Milano), l’Istituto Comprensivo Mazzini di Modugno (Bari) e la Direzione Didattica di Fucecchio (Firenze). Sotto la guida dei docenti del CREMIT dell’Università Cattolica del Sacro Cuore gli studenti potranno così integrare l’utilizzo dei dispositivi Samsung (e-board e tablet), già presenti in aula, alla tecnologia di stampa 3D, acquisendo competenze digitali evolute.
Il progetto, di matrice europea, vede coinvolte oltre alle 3 scuole del nostro Paese altre classi in Germania, Spagna, Regno Unito e Svezia e consentirà agli studenti di avvicinarsi al mondo delle nuove tecnologie e del digitale, promuovendo nei più giovani il pensiero creativo e un’attitudine al problem-solving fondamentali nello studio, così come nel lavoro e nella vita.
L’iniziativa prevede in una prima fase un’attività di training a cui seguirà una fase di progettazione durante la quale i ragazzi saranno accompagnati in un lavoro di design alla realizzazione di un vero e proprio prototipo attraverso Makerbot, stampante 3D tra le più conosciute al mondo.
“In Italia ci impegniamo ormai da diversi anni per promuovere iniziative che sostengano in modo concreto l’evoluzione dell’apprendimento in chiave digitale – ha spiegato Mario Levratto, Head of Marketing and External Relations di Samsung Electronics Italia -. In tutto il mondo infatti i sistemi scolastici si stanno rinnovando, grazie all’introduzione di materie come il coding affinché i percorsi scolastici siano sempre più in linea con le richieste del mercato del lavoro, in modo che gli studenti di oggi possano essere professionisti qualificati e preparati domani. Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio e che la sperimentazione possa essere estesa ad altre scuole in tutta Italia”.
Questa partnership rientra nel progetto più ampio Samsung Smart Future iniziato nel 2013 attraverso la costituzione di un Advisory Board formato da esperti in ambito scuola e la realizzazione, insieme al CREMIT dell’Università Cattolica di Milano, di un Osservatorio sui Media e i Contenuti Digitali nella Scuola, che ha coinvolto numerose scuole italiane del primo ciclo di istruzione in un processo di innovazione didattica, dotandole di tecnologie all’avanguardia quali E-boards e tablet e di formazione indirizzata a studenti, insegnanti e genitori. Ad oggi all’interno del progetto Smart Future sono state dotate di tecnologia oltre 100 classi su tutto il territorio nazionale grazie soprattutto a una proficua collaborazione con il MIUR che ha portato alla sigla di un Protocollo di Intesa.