Ben 7 miliardi l’anno di risparmio in termini di spesa pubblica: questo il potenziale della digitalizzazione del sistema sanitario nazionale e della telemedicina, secondo la stima dell’osservatorio Netics. Un dato che restituisce in modo chiaro la portata e il rilievo di un settore oggetto di recente di numerose sperimentazioni. Nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha promosso la prima edizione di Welfare Innovation Lab, evento che ha messo in connessione le aziende socio sanitarie territoriali, il mondo della ricerca degli atenei milanesi, le realtà del mondo medico-farmaceutico, alcuni player del settore digital e le più interessanti startup che propongono soluzioni innovative per rendere più efficace e meno costosa la presa in carico del paziente, con un focus dedicato alla gestione del paziente cronico.
Un format innovativo che troverà spazio anche a Smau Milano, dal 24 al 26 ottobre, assieme al racconto di alcuni fra gli esiti più interessanti del percorso avviato da Regione Lombardia che punta sull’innovazione per tracciare il futuro del settore della sanità.
Molte le esperienze innovative presentate nel corso di Welfare Innovation Lab, piattaforme che declinano in modo diverso le potenzialità della telemedicina. Ecco che, ad esempio, MedEA, vincitrice del Premio Lamarck a Smau 2016, propone attraverso la sua piattaforma polifunzionale un servizio di teleconsulto h24, con la possibilità di un contatto diretto tra il paziente e i medici specialisti presenti nella control room. Nasce dalla combinazione fra telemedicina e telemonitoraggio il progetto Smart Care, che vede come capofila la Regione Friuli-Venezia Giulia, con il supporto tecnologico di H&S. I dispositivi mobili inseriti nelle case dei pazienti oggetto della sperimentazione e convogliati nel’Hub Hermes 4 permettono di raccogliere dati preziosi che vanno dalla pressione alla frequenza cardiaca e di allertare e attivare i soccorsi in caso di anomalie. Un’innovazione che si sta già traducendo in una riduzione dei casi di riospedalizzazione. La teleriabilitazione dei pazienti neurologici è la frontiera su cui si muove Imaginary, che propone games basati sulla realtà virtuale immersiva: strumenti progettati e realizzati in co-design con i pazienti stessi e con i medici, risultato di un’attività di ricerca sostenuta da progetti europei. Altro caso di successo è quello dell’azienda Lutech, che ha rivoluzionato l’architettura del sistema informatico dell’istituto clinico Humanitas, realizzando un repository che garantisce l’accesso alle informazioni del paziente ad un ampio numero di utenti (medici, infermieri, personale sanitario), senza rinunciare agli standard di massima sicurezza.
Le innovazioni nel campo della telemedicina spesso nascono anche all’interno del mondo sanitario: è il caso ad esempio della sperimentazione per il telemonitoraggio dei pazienti con patologie croniche avviata da Iniziativa Medica Lombarda, cooperativa che riunisce 600 medici di medicina generale, mentre un’altra interessante esperienza che coinvolge i pazienti cardiopatici e diabetici è stata attivata dalla Cooperativa dei Medici Milano Centro. DoctorFarma è invece la piattaforma di Federfarma per il monitoraggio e la raccolta di dati significativi relativi all’aderenza alla terapia, ovvero l’effettivo rispetto delle indicazioni dei medici relative alle assunzioni di farmaci.
Grande interesse ha suscitato la proposta di D-Eye, startup incubata da M31, che ha lanciato sul mercato un oftalmoscopio digitale portatile, un sistema di screening retinico che viene applicato allo Smartphone trasformandolo in una fundus camera in grado di registrare e trasmettere fotografie e video della retina. Flessibilità e usabilità sono caratteristiche che si ritrovano anche nel glucometro OneTouch di LifeScan Italia, divisione della Johnson & Johnson Medical, che misura in tempo reale i valori del glucosio. All’evento hanno partecipato anche Apple Italia, Astra Zeneca, GlaxoSmithKline, Medtronic Italia, Mylan e Telbios.