In Italia sono 13,4 milioni gli over 65 (si stima sfioreranno i 22 milioni nel 2050) e 5,2 milioni i ragazzi in età compresa tra i 7 e i 15 anni. Nel complesso quasi 19 milioni di persone che si affidano alla cura della sandwich generation, quella fetta di popolazione che nel pieno dell’attività lavorativa deve occuparsi anche dei propri figli e di genitori o parenti. Secondo una recente indagine multiscopo dell’ISTAT si tratta di oltre 15 milioni di individui, principalmente donne, in età compresa tra 45 e 55 anni.
Per rispondere alle loro esigenze, Easy Life ha realizzato famil.care, una piattaforma digitale che permette al care giver (la persona che dona cura e affetto) di proteggere i propri cari anche a distanza, accompagnandoli nella quotidianità e assistendoli nell’emergenza.
La ricerca
Al fine di affinare i servizi sviluppati per famil.care, Easy Life ha commissionato una ricerca a Doxa per approfondire i bisogni e i timori della sandwich generation e per comprendere la relazione con la tecnologia, smartphone in primis, quale possibile facilitatore di un processo di comunicazione e informazione.
La ricerca, realizzata con metodologia CAWI, si è concentrata su un campione composto per metà da chi ha almeno un junior (7-15 anni) e per l’altra metà da chi ha almeno un senior (over 65 anni), ed è stata replicata in Francia, Inghilterra e Germania per identificare le peculiarità di ogni cultura e i tratti comuni di approccio.
Per quanto riguarda i senior, è la mamma (51% dei casi) la persona di cui ci si prende più cura, seguita dal padre (27%) e dai suoceri. Un contatto costante, di persona (35% tutti i giorni) o al telefono (69% tutti i giorni), per una persona che in 3 casi su 4 vive a meno di 10 minuti di distanza. Soprattutto italiana è la prassi del contatto giornaliero (il 69% rispetto a circa il 40% di media degli altri paesi) che esprime il continuo bisogno di vicinanza.
Per i genitori italiani lo smartphone in mano ai figli rappresenta un elemento di rassicurazione per la facilità di poter raggiungere i figli più che una fonte di preoccupazione per usi potenzialmente sbagliati.
“La ricerca conferma i numerosi indicatori su cui abbiamo lavorato nella messa a punto di famil.care – ha commentato Matteo Antonelli, VicePresident Marketing & Sales di Easy Life -. I bisogni più rilevanti nel rapporto con il senior riportano all’area dell’emergenza, ovvero all’avviso tempestivo in caso di necessità, seguita dal farsi sentire vicini nella quotidianità e dall’aiutarli a superare le barriere all’utilizzo dello smartphone. Nei confronti dei giovani è invece importante far leva sull’aspetto educativo abituandoli ad avere un ruolo più consapevole e responsabile che si tratti dello studio, del tempo libero o di come impiegare lo smartphone, al centro di ogni attività, ma che rischia di isolarli dal mondo che li circonda”.
Come funziona?
famil.care è un nuovo prodotto che tramite uno smartphone qualsiasi e un bottone d’emergenza permette di essere vicini al proprio mondo familiare, assistendolo in modo completo anche da lontano.
famil.care è una piattaforma digitale che può essere personalizzata sulle esigenze specifiche di ogni nucleo familiare. Per attivare il servizio è sufficiente scaricare una delle app famil.care da iTunes Store o Google Play sullo smartphone del care giver e del junior/senior, e procedere con l’attivazione del servizio sul sito www.famil.care
Dopo aver compilato il proprio profilo (nexus) e quello del caro protetto, il care giver potrà gestire tutte le attività anche in remoto dal proprio smartphone. Tramite famil.care è possibile configurare infiniti utilizzatori tra senior e junior e volendo anche infiniti co-nexus (che aiutano nella cura dei nostri cari).
Tra i principali servizi a supporto del familiare senior:
– interfaccia dello smartphone semplificata e molto intuitiva;
– segnale di emergenza (senza dover toccare il telefono), per inviare una richiesta di soccorso ai contatti selezionati;
– segnale di caduta, inviato automaticamente dal bottone per avvisare tempestivamente il care giver (famil.care rileva la caduta attraverso un accelerometro presente nel bottone a prova d’acqua fino a 1 metro di profondità);
– ricezione di messaggi registrati dalla viva voce del care giver per ricordare appuntamenti, impegni e scadenze;
– accesso a una rubrica telefonica sempre aggiornata e facilmente accessibile;
– pronta segnalazione al care giver della posizione del senior nel caso si spostasse da aree sicure definite;
– ricezione di chiamate dal care giver anche quando il senior non rispondesse al telefono (la funzione vivavoce permette di attivare da remoto altoparlante/microfono del telefono del senior);
– segnalazione del livello di carica della batteria dello smartphone del senior.
Tra i principali servizi a supporto del junior:
– segnale di emergenza, per inviare una richiesta di soccorso ai contatti selezionati;
– ricezione di messaggi registrati dalla viva voce del care giver per ricordare appuntamenti, impegni e scadenze;
– pronta segnalazione al junior e, se il junior continua nel superare i limiti, al care giver della propria posizione nel caso il junior esca da aree sicure e/o arrivo / partenza da luoghi predefiniti (scuola, palestra, casa, eccetera);
– segnalazione, prima al junior e poi al care giver, quando si usa troppo il telefonino per videogiochi;
– la ricezione di chiamate dal care giver anche quando il junior non rispondesse al telefono (la funzione vivavoce permette di attivare da remoto altoparlante/microfono del telefono del junior);
– richiesta “vieni a prendermi” con indicazione di luogo e ora;
– invio di alert al junior e poi, se il junior non rallenta, al care giver in caso il junior superi un limite di velocità (ad esempio in motorino);
– segnalazione al junior dell’utilizzo eccessivo di GB;
Il costo del canone annuale di famil.care si riduce all’aumentare degli utilizzatori. E’ previsto un canone mensile da 5,99 euro per il primo user, compreso il bottone d’emergenza, o da 4,99 euro senza il bottone d’emergenza (più un costo di 9,91 € per il set-up, coadiuvato da call center).