Sono stati più di 450 i partecipanti al primo UCC Summit organizzato e sponsorizzato da Wildix, svoltosi nella prestigiosa cornice del World Trade Center di Barcellona. Una due giorni, che sarà replicata il mese prossimo anche negli States, che ha rappresentato l’occasione per esplorare le nuove sfide del mercato e le strategie a cui la società di Trento, con un centro di ricerca e sviluppo in Ucraina e varie sedi sparse per il mondo (le ultime ad aprire quella negli Stati Uniti e in UK con la notizia che a giugno vedrà sbarcare la multinazionale con il sangue blu anche in Spagna), lavora insieme ai propri partner per raggiungere un sempre maggiore livello di efficienza e competitività.
Evolvere a Managed Service Provider per vincere
I primi risultati, intanto, sono arrivati, con un fatturato nel 2018 che si attesta su 16 milioni di dollari ed una crescita rispetto all’anno precedente del 44%, ma la strada da compiere è ancora lunga e passa dalla proposta di una tecnologia veramente innovativa ma soprattutto da un ripensamento del ruolo del system integrator.
“L’effetto Amazon – spiega Stefano Osler, CEO della società – ha prodotto la quasi totale disintermediazione tra la domanda e l’offerta. Per questo non è più sostenibile essere puri reseller di prodotti altrui. E chi fa ancora da semplice intermediario, combatte una guerra di prezzi che non porta margini e quindi guadagni”.
E’ il cloud a fare la differenza e imporre una vera e propria rivoluzione. “La sfida, a questo punto, è quella di ripensare completamente il proprio modello di business ed evolvere trasformandosi in veri e propri Managed Service Provider”.
La forza di Wildix, puntualizza Osler, è l’offerta tecnologica innovativa ma passa soprattutto dal canale, il vero prodotto di Wildix. “Quello che i clienti comprano non è il prodotto, ma siete voi”.
Focus sulla formazione
La trasformazione è possibile solo con un serio percorso di formazione e per questo Wildix, che già prima proponeva la Wildix Academy, propone da tre anni i corsi UNICOMM, nati da un’idea di Cristiano Bellumat, Head of Channel Sales Strategy: “Creare valore è un pilastro del modello di vendite delle aziende di Managed Service Provider. Infatti non si tratta di vendere un prodotto. Si tratta di intervistare il cliente per capire insieme a lui qual è il problema che devono risolvere per poter migliorare le loro performance”.
Diventa protagonista il modello di vendita al mercato denominato Value Selling, affiancato dall’impiego del metodo Kaban. Proprio queste due aree tematiche saranno al centro dei corsi UNICOMM nel 2019.
“Nel 2018 solo il 20% dei lead che abbiamo affidato ai nostri partner si sono convertiti in un deal e l’obiettivo per quest’anno è quello di raggiungere quota 40%”.
Con il termine Value Selling si fa riferimento ad un metodo di vendita che porta alla scoperta del valore dal punto di vista del cliente, un valore che poi grazie a Kaban riesce ad essere consegnato in tempo e con l’effetto WOW voluto da Wildix.
La sfida più grande sarà quindi quella di fare evolvere i partner da venditori di ferro a veri e propri consulenti che fanno crescere il business dei clienti, tra cui spicca il nome importante di INPS, con cui, insieme a Vitrociset, Wildix ha avviato un progetto per la migrazione dell’infrastruttura telefonica dell’ente sulla propria tecnologia coinvolgendo 45.000 utenti.
Tecnologia: le novità
Durante il summit la parte del leone è stata giocata anche dalla nuova proposta tecnologia della società. Una tecnologia facile da usare, sicura by design ed easy-to-use.
Tra i protagonisti del 2019 troveremo la console Welcome, un nuovo telefono pensato per le reception con più tasti per avviare un controllo dei telefoni interni (fino a 60 ma espandibili fino a 140).
Wildix sbarca anche nel mondo della sanità con un telefono dal design speciale pensato per risolvere uno dei problemi più diffusi negli ospedali, quello delle infezioni veicolate da batteri. Il nuovo telefono, WAIR-MED, è antibatterico e la sue superficie è completamente sterilizzabile. Un dispositivo compatto e facile da trasportare ed utilizzare, dotato di Bluetooth.
DaySaver è invece un sistema di backup semplice da configurare e settare che monitora il PBX e quando manca la connessione internet usa direttamente una linea di connettività 4G LTE, mettendo al sicuro il lavoro della giornata.
Tra le novità più in vista troviamo poi Wizyconf, la prima web conference professionale e facile da usare, basata sul WebRTC e sul sistema operativo Chrome OS. Proprio Chrome OS differenzia Wizyconf dalle altre piattaforme sul mercato: infatti il sistema i7-7700 CPU è a prova di hacker ma facile e immediato poiché Chrome OS offre un’interfaccia browser. Wizyconf è dotata di due telecamere, una 4K Ultra HD con Autofocus e angolo a 120 gradi, e una camera PTZ ad alta risoluzione e con 12x zoom ottico (16x digitale).
I microfoni sono gli stessi in uso negli studi di registrazione e garantiscono altissima qualità del suono, coprendo un’area di circa 60 metri quadrati. Possono inoltre essere appesi al soffitto per andare incontro alle esigenze estetiche delle sale riunioni degli executive. Infine, lo stand di supporto è disponibile per reggere fino a tre schermi.
Lato mobile, invece, Wildix ha lanciato la nuova App Collaboration, vera e propria chat aziendale che permette di conversare, condividere documenti, conoscere lo stato di presence dei colleghi, utilizzabile sia su piattaforma iOS che Android.
Nuova guida per l’Italia
Per finire, dal Summit arriva anche la notizia della nomina di Liliana Mandaroni a Country Manager di Wildix per l’Italia.