La crescita degli investimenti aziendali in sicurezza informatica in Europa e in Italia, i costi e le opportunità derivanti dall’applicazione del GDPR, le migliori soluzioni oggi disponibili per proteggere dati sensibili ed e-mail. Sono questi alcuni dei temi affrontati nel corso del primo Boot camp dal titolo “Sicurezza come opportunità”, organizzato da Boole Server, primo vendor italiano di soluzioni innovative per la protezione dei dati sensibili, in partnership con Esprinet, distributore all’ingrosso di prodotti tecnologici.
Più di 100 aziende, tra le principali del settore IT, hanno partecipato all'evento. "Siamo molto soddisfatti dei risultati della giornata, per la numerosa partecipazione e l'interesse verso BooleBox Club, il nostro nuovo Partner Program – ha commentato Valerio Pastore, presidente e fondatore di Boole Server -. E' stata un'occasione per aggiornarsi, confrontarsi, prepararsi e arrivare pronti ad affrontare le nuove sfide che il cyberspazio ci pone quotidianamente".
Nel corso dell’evento, infatti, si è approfondito il tema della sicurezza informatica per le piccole e medie imprese, anche attraverso la presentazione di casi studio relativi ai servizi bancari e assicurativi. Inoltre, è stata allestita per i presenti un’area DEMO dove poter utilizzare le postazioni operative e testare direttamente i prodotti di Boole Server, “per apprendere attraverso il fare” ha sottolineato Pastore.
“Secondo i dati diffusi dall’International Data Corporation (IDC) nel 2018 è prevista per le imprese italiane una spesa di quasi 200 milioni di dollari in sicurezza. Quanto alle imprese operanti nell’Europa occidentale, sempre secondo i dati di IDC, nel 2019 sono previsti investimenti aziendali che supereranno i 3,7 miliardi di dollari”, ha riportato il presidente di Boole Server, sottolineando come le imprese stiano iniziando a rivolgere un’attenzione più mirata alla sicurezza informatica, diventata ormai una necessità. Questo, anche grazie all’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo per la protezione dei dati (GDPR), che ha permesso di incrementare e velocizzare investimenti anche nelle aziende meno sensibili, finora, al tema della cybersecurity.
“Il 2017 è stato l’anno in cui, date le numerose violazioni subite anche da multinazionali, l’attenzione di tutti i mezzi di comunicazione verso gli attacchi informatici è stata particolarmente alta. Ed è stato proprio questo il periodo nel quale le grandi imprese hanno aumentato gli investimenti nel settore, facendo registrare una crescita della spesa in cybersecurity – ha ricordato Pastore -. Tale spesa è aumentata ulteriormente in questi primi mesi del 2018 grazie all’entrata in vigore del GDPR, che pone l’accento sulla necessità di concepire la sicurezza come una componente essenziale delle attività di ogni tipo d’impresa, lasciandoci intravedere una forte crescita del settore anche per i prossimi anni”.