Costituita nel novembre 2010 dalla fusione tra l’Università del Galles di Lampeter e il Trinity University College di Carmarthen, l’Università del Galles Trinity Saint David (UWTSD) è la più antica università del Galles insignita della Royal Chart, con campus in tutto sud ovest del Galles e a Londra. In prima linea per l’apprendimento basato sulla tecnologia, l’Università ha investito in modo significativo nella propria infrastruttura e ha intrapreso un ambizioso programma volto a rivoluzionare l’esperienza formativa. La sua partnership con Sony ha accelerato il passaggio dai tradizionali auditorium agli spazi di apprendimento all’avanguardia, offrendo un ambiente collaborativo e interattivo per nuovi livelli di coinvolgimento e conseguimento dei risultati.
Il contesto
L’Università del Galles Trinity Saint David (UWTSD) è stata sottoposta a una ristrutturazione ed evoluzione sostanziali, come parte integrante della mission di espandere il campus e migliorare l’esperienza degli studenti. Questo processo ha raggiunto il culmine con la costruzione del nuovo pionieristico SA1 Swansea Waterfront Development (costato 350 milioni di sterline e ultimato nel settembre 2018), sede dell’Institute of Education, della Facoltà di Architettura, Informatica e Ingegneria, del Construction Wales Innovation Center e di una nuova biblioteca.
L’obiettivo principale dell’Università circa il potenziamento degli spazi di apprendimento già esistenti nei campus e la costruzione degli edifici SA1 era creare un ambiente di active learning basato sull’interattività. Nel 2015 si è iniziato a reimmaginare l’esperienza di apprendimento presso l’Università per stabilire un nuovo benchmark per l’istruzione collaborativa basata sulla tecnologia.
Le sfide
Nel panorama competitivo dell’istruzione superiore, le università sono sempre più alla ricerca di modalità per migliorare e differenziare la propria offerta e attrarre generazioni future di docenti e studenti. UWTSD ha affrontato la sfida di un’integrazione più profonda nel settore, migliorando allo stesso tempo l’esperienza e l’attrattiva per gli studenti sia già iscritti sia nuovi.
L’Università aveva chiare ambizioni di rivoluzionare i programmi d’insegnamento e di apprendimento per coinvolgere e creare un ambiente formativo ottimizzato per tutti gli studenti. Per realizzare le proprie aspirazioni, aveva bisogno di un partner tecnologico con comprovata esperienza e competenza tecnica, una straordinaria gamma di soluzioni didattiche pensate per incoraggiare la partecipazione e – decisamente – una visione condivisa per rivoluzionare la nuova generazione di apprendimento attivo e collaborativo attraverso tecnologie smart.
“Il nostro approccio pedagogico presso l’Università del Galles Trinity Saint David è stato utilizzare un modello che coinvolga gli studenti come partecipanti attivi e responsabili nel percorso di apprendimento. Desideravamo che i nostri studenti si focalizzassero sulla materia di studio e avevamo bisogno di una soluzione più che “tecnologica” che sostenesse l’intera esperienza di apprendimento”, ha dichiarato Lyndon Shirley, Executive Head of Technology Enhanced Learning presso l’Università.
La rivisitazione audace dell’ambiente di apprendimento del futuro ha richiesto una vision, uno stile di leadership e un programma di gestione del cambiamento altrettanto audaci. Per ottimizzare il coinvolgimento organizzativo e la rapidità di adozione, l’Università ha concordato una soluzione tecnologica semplice e intuitiva utilizzabile sia dagli studenti che dai docenti, indipendentemente dall’esperienza tecnica. Inoltre, le parti interessate di tutto il corpo docenti dovevano essere attivamente coinvolte sia nello sviluppo della soluzione tecnologica stessa sia nel suo lancio, al fine di massimizzarne l’utilizzo e l’impatto.
“Volevamo creare un ecosistema collaborativo che consentisse agli studenti di portare risorse internet, software specializzati o riprese video nelle loro discussioni per l’analisi, il dibattito, il confronto e qualsiasi altra attività costruttivista volta allo sviluppo di conoscenza e comprensione. Discostarsi dal modello «gesso e lavagna» significava trasformare i docenti in facilitatori e in guide all’interno dell’ambiente di apprendimento. Questo richiedeva una gestione del cambiamento davvero ingente. Il processo formativo del personale è stato condotto direttamente dal comitato di sviluppo del personale studentesco (abilitato dall’alta dirigenza), mentre i gruppi di lavoro (formati dai membri della facoltà di educazione per l’orientamento pedagogico, l’apprendimento migliorato dalla tecnologia e le risorse umane) hanno guidato un programma di mentoring e di co-design del sistema”.
Oltre a preparare il personale alle novità introdotte in merito a campus, tecnologia, processo di apprendimento e approccio educativo, l’Università si è concentrata sul fornire benefici e assistenza allo staff in tale processo.
La soluzione Sony
Dalla proof of concept iniziale fino all’ultima offerta su misura diffusa su tutti i campus, la soluzione Vision Exchange di Sony è stata sviluppata di pari passo con l’Università. La soluzione intuitiva, scalabile e flessibile è stata specificamente adattata alle esigenze dell’Istruzione Superiore e ai requisiti pedagogici dell’UWTSD utilizzando:
– Feedback provenienti dalle parti interessate (senior management, docenti e membri della facoltà), molte delle quali hanno svolto un ruolo fondamentale come “early adopter”, co-sviluppatori e mentori del nuovo sistema
– Informazioni approfondite dai team di progetto principali e dai quaranta componenti del personale accademico coinvolti nel test
– Ricerca quantitativa e qualitativa su 300 studenti, fra cui oltre 1.800 risposte a domande sull’efficacia
– Estesa fase di test in tre campus
– Risultati e informazioni dagli early adopter e da coloro che hanno collaborato allo sviluppo del programma
Incoraggiando la libertà e supportando gli studenti con l’active learning, la soluzione education consente agli studenti – fino a un massimo di 60 – di lavorare in modo collaborativo in piccoli gruppi, fino a 6 contemporaneamente, connettendosi wireless alla piattaforma dai propri laptop (Windows/Mac), tablet e smartphone. Vision Exchange non solo massimizza il potenziale del BYOD, ma, a differenza di soluzioni fisse e complesse che connettono diverse tecnologie, la sua scalabilità consente di collegarlo e ampliarlo con la semplice aggiunta di POD nei gruppi di lavoro coinvolti nell’active learning.
Il design dei nuovi spazi del SA1 si basa sul principio della flessibilità. Il risultato è completamente configurabile e adattabile, con scrivanie, posti a sedere e cluster mobili. Le tecnologie didattiche come la soluzione Vision Exchange di Sony sono ugualmente flessibili, per guidare e potenziare il nuovo ambiente di apprendimento.
I docenti possono effettuare in modo semplice il “mirroring” di ciascuno di questi dispositivi e condividere contenuti con altri gruppi in aula o sullo schermo di presentazione principale tramite semplici operazioni di trascinamento (drag-and-drop) sotto il loro controllo. La soluzione può anche coinvolgere altri partecipanti non in sede, consentendo loro di partecipare a una discussione e di condividere contenuti facilmente, indipendentemente dal luogo in cui si trovano, per favorire lo scambio di conoscenze, il dialogo creativo e abilità di riflessione più elevate.
Vision Exchange viene progressivamente implementato in tutti i campus esistenti all’interno dell’Università ed è incorporato nella nuova struttura degli spazi didattici presso il SA1 Swansea Waterfront, consentendo ai docenti di porre la tecnologia al centro della formazione. L’Università ha investito inoltre in TEOS Manage di Sony, la soluzione per la gestione di spazi e dispositivi, per organizzare, pianificare e monitorare in maniera efficiente il contenuto che viene visualizzato su tutti i propri display professionali BRAVIA e proiettori.
Risultati raggiunti
L’introduzione di una serie di risorse nello scenario didattico che semplicemente non erano disponibili in precedenza conduce a un nuovo livello di possibilità: i partecipanti possono condividere un’ampia varietà di risorse e strumenti in diversi scenari. A sua volta, ciò ha stimolato un rinnovato entusiasmo tra il personale universitario.
Permettendo di muoversi più liberamente nell’ambiente, Vision Exchange ha potenziato l’interazione tra docenti e studenti, migliorando la partecipazione e l’impegno con i gruppi in aula come parte del processo formativo. Mettere insieme le idee dei vari membri dei gruppi, sia all’interno che all’esterno dell’istituzione stessa, consente inoltre all’Università di espandere l’ambiente di apprendimento, oltre alla semplice configurazione dell’aula, e di sviluppare attivamente la propria offerta di apprendimento a distanza. Gli insegnanti hanno maggiori opportunità di osservare ciò che accade in un contesto attivo e di introdurre una varietà di opinioni e idee diverse per sviluppare il viaggio della scoperta.
Gli studenti che sono attivamente impegnati nell’esperienza formativa sperimentano nuove modalità di apprendimento e assorbimento delle competenze chiave (problem solving, analisi, empatia e collaborazione) che possono essere trasferite nelle loro carriere professionali.
Perché Sony
“Fin dall’inizio Sony ha condiviso la nostra vision per il futuro dell’istruzione. Tra i molti partner tecnologici che abbiamo considerato, Sony è stata rapidamente identificata come fornitore di strumenti e tecnologie che ritenevamo adatti a noi. Cosa più importante, si sono impegnati con tenacia a comprendere veramente le nostre sfide, le nostre aspirazioni e le nostre esigenze, e hanno collaborato con noi per progettare, testare e adattare una soluzione progettata per soddisfarle. Invece di puntare subito all’aspetto tecnologico, il nostro obiettivo comune è sempre stato migliorare i risultati dell’apprendimento”, ha concluso Lyndon Shirley.