Sigma Ingegneria, società italiana specializzata in applicazioni industriali, aerospaziali, della difesa e della ricerca, sta sviluppando un progetto pilota chiamato Helyx grazie alle stampanti 3D HP Multi Jet Fusion, e al materiale HP 3D HR PA 11.
Nata nel 2004, l’azienda con sede a Lucca, 22 dipendenti e un focus su ricerca e sviluppo, ha potuto sviluppare questo progetto innovativo che si concentra sullo sviluppo di un drone First-Person View (FPV) per applicazioni racing e freestyle.
Adottata dal punto di vista produttivo, la tecnologia di stampa 3D ha permesso a Sigma Ingegneria di migliorare le prestazioni dei droni riducendone il peso (peso attuale: 87,5 g). Inoltre, grazie al 3D HP Multi Jet Fusion, l’azienda è riuscita a ridurre i tempi di produzione dei droni, ottenendo così anche una riduzione dei costi di produzione.
Tre fattori chiave
Il processo di progettazione si basa su tre fattori chiave che sono fondamentali per lo sviluppo di un telaio FPV: ridotta resistenza all’aria, peso ridotto e capacità di sopportare gli impatti. Questo insieme di parametri e le G-forces (fino a 7G) generate in volo hanno dato vita a un quadricottero non convenzionale che evidenzia i vantaggi di combinare approcci progettuali innovativi con tecnologie di produzione avanzate come la tecnologia di stampa 3D.
Il telaio del drone è stato progettato con il nuovo software Generative Design di Autodesk. Sono stati sviluppati tre cicli di progettazione per ottimizzare il peso e la resistenza del telaio del drone. Per fare questo sono state necessarie alcune preparazioni di file CAD, la prima delle quali è stata utilizzata per definire le geometrie da preservare.
Una volta impostato il file, il software genera diverse possibilità di progettazione per soddisfare i requisiti precedenti. Tra queste soluzioni, il progettista può scegliere la migliore proposta, considerando diversi dati tecnici in base alle statistiche di ogni progetto.