Con un segmento della videosorveglianza in crescita di quasi il 10% secondo i dati ANIE Sicurezza riferiti al 2016, appare evidente la necessità di sentirsi più sicuri in città, in ufficio, negli edifici pubblici, a casa.
Da qui un significativo sviluppo tecnologico e la tendenza sempre maggiore di integrazione tra i sistemi, mentre le forze dell’ordine si appoggiano sempre più alle soluzioni di license plate recognition, fino a poco tempo fa impiegate solo per evitare ingressi non autorizzati.
Obiettivo: potenziare le capacità investigative e di applicazione della legge, ampliare le possibilità di raccolta di dati di interesse e velocizzare il lungo e tedioso processo di confronto manuale tra targhe e liste di veicoli rubati o ricercati. Questi sistemi fotografano automaticamente la targa del mezzo, trasformano l’immagine in caratteri alfanumerici avvalendosi di un software di optical character recognition (OCR) o simile che confrontano con i database di veicoli di interesse per le forze dell’ordine. Cattura, analisi e confronto avvengono in pochi secondi, assicurando una comunicazione pressoché immediata quando una targa sospetta viene identificata.
Secondo Maurizio Tondi, CTO Axitea, che all’interno di un mercato in forte trasformazione opera come Global Security Provider nel virtuoso incrocio tra tecnologie innovative, servizi di vigilanza avanzati e sistemi di protezione fisica e cyber: «Grazie all’utilizzo di telecamere strategicamente posizionate è possibile identificare situazioni ed eventi rischiosi a distanza e in anticipo».
Così facendo diventa sempre più possibile allertare della presenza di un veicolo sospetto presso il parcheggio di un centro commerciale o nell’area di sosta di una stazione di rifornimento.