Essere connessi sempre e con una buona velocità è un’esigenza per chiunque di noi ma oggi per le aziende è diventata una questione di sopravvivenza e motore per lo sviluppo. Bisogna tuttavia fare i conti con il digital divide, fenomeno che sta pesantemente penalizzando il nostro Paese e che probabilmente non troverà soluzione ancora per alcuni (forse troppi) anni.
Uania è una startup con sede a Monopoli (BA) che nasce dall’idea di Giuseppe Dipierro, un giovanissimo ragazzo diplomato in informatica, di aggregare e unire più linee WAN in un una sola (WAN-In-One, da cui il nome) per aumentare la velocità di connessione anche in quei piccoli centri periferici, aree produttive, commerciali o agricole, dove la disponibilità di linee a larga banda è ancora limitata (le cosiddette zone grigie/bianche): una condizione che coinvolge 7.000 aree industriali italiane su 11.000 in cui le imprese non hanno accesso a connettività in fibra ottica fino a 100 mbps.
Una soluzione semplice per risolvere un problema complesso
Ma in cosa consiste concretamente Uania? Si tratta di una soluzione, semplice e innovativa, che permette di sfruttare le linee dati esistenti, aggregandole tra loro, per avere una larghezza di banda pari alla loro somma. Questo avviene grazie a un dispositivo plug and play – UaniaBox e un servizio in canone presso il data center (UaniaCloud) per beneficiare dell’aggregazione di banda e dell’IP pubblico statico.
UaniaBox è la soluzione per tutte quelle aziende dislocate in aree geografiche svantaggiate, che hanno necessità di una connessione veloce e stabile: in caso di interruzione di una linea dati UaniaBox permette di lavorare sulle altre linee senza creare disservizi.
Uania consente alle aziende di poter cambiare facilmente operatore telefonico, è compatibile con gli apparecchi di rete esistenti e le connessioni di backup e rappresenta una soluzione di fail over in caso di interruzione di linea.
“Proprio in questi giorni il digital divide è un argomento di discussione nell’agenda del Paese. Ci si chiede se il via libera alla rete unica per la banda larga riuscirà davvero a colmare questo gap infrastrutturale, e in quali tempi. Nella realtà dei fatti, la lentezza di connessione incide fortemente sulla produttività e la business continuity di molte piccole e medie realtà sul territorio”. commenta Stefano Aversa, Fondatore e CEO di Uania.
“Il nostro mondo e le nostre abitudini quotidiane si stanno modificando rapidamente, viviamo tutti il cambiamento legato alla pandemia. Sempre più persone, che siano aziende, professionisti o utenti privati, hanno l’esigenza di connettersi o lavorare in smart working e devono poter fare affidamento sulla qualità e sulla velocità di connessione. In moltissime aree la fibra non c’è ancora e probabilmente ci vorranno anni prima che arrivi. In Uania abbiamo immaginato un mondo in cui ci si possa connettere ovunque, senza limiti di connettività, e abbiamo trovato una soluzione semplice e già disponibile per realizzarlo”, continua.
A proposito di Uania
Nata del 2019 dall’intuizione dall’allora diciasettenne Giuseppe Dipierro e grazie al supporto di Stefano Aversa, esperto nel campo dei servizi informatici con un’esperienza decennale nel settore, Uania Srl è una startup Innovativa nel campo IT con sede a Monopoli.
Nel giro di poco tempo, i due fondatori hanno depositato il brevetto e strutturato il team potendo contare su Christian Guiati, esperto in gestione aziendale, nominato Amministratore Delegato, e su Elmar Vareschi, direttore finanziario, docente e personal coach in ambito economico-aziendale. A testimonianza dell’interesse e della validità dell’intuizione, a poco più di sei mesi dalla nascita della società, nel 2020 Stone Srl è entrata nel capitale sociale dell’azienda per apportare risorse finanziarie utili alla crescita.
Al momento UaniaBox è distribuita in maniera indiretta attraverso una rete di società specializzate in ambito TLC e networking.
“Il nostro obiettivo è costruire nel tempo una rete di partner c in grado di offrire la soluzione Uania ai propri clienti in totale libertà e con la massima semplicità. Vogliamo ampliare e rafforzare la nostra offerta commerciale nel medio-lungo termine, per poter soddisfare in pieno le esigenze del mercato”, conclude Stefano Aversa.