Voverc, prima azienda in Italia a sviluppare e vendere sul mercato una soluzione di centralino telefonico interamente in cloud, diventa Voxloud e lancia sul mercato nuovi prodotti per supportare ulteriormente le aziende che si stanno affacciando al mondo dello smart working non senza difficoltà.
“Il lockdown ha fatto capire alle persone che per molti lavori non è necessario essere ogni giorno in ufficio, e uno strumento come il centralino in cloud aiuta sicuramente ad organizzare al meglio il lavoro agile” spiega Leonardo Coppola, co-founder di Voxloud.
Cambia il nome ma non l’obiettivo di Voxloud, che rimane lo stesso fin dalla sua nascita, nel 2015, ovvero quello di rendere sia più accessibile economicamente che più user friendly nell’utilizzo, un simile strumento anche alle piccole PMI che vogliono avere un profilo professionale con i propri clienti, attraverso l’uso di un centralino. Voxloud infatti è un centralino che funziona in cloud, attivabile in 59 secondi, con una forte attenzione alla user experience in tutte le sue fasi. Rapidità, velocità, nessun montaggio richiesto da parte di un tecnico e nessuna formazione del personale necessaria per l’utilizzo. Questi i punti di forza di Voxloud rispetto ad altri centralini aziendali e che si sta dimostrando essere una soluzione rapida e sempre più al passo con il processo di digitalizzazione che stiamo tutti vivendo in modo più accelerato.
Lo attestano anche le vendite, aumentate nell’ultimo periodo del +27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segno che un centralino full VoIP non è più visto come qualcosa di lontano e inaccessibile quanto una proposta concreta ed efficiente da poter implementare in totale autonomia. “Si tratta di un sistema molto comodo e facilmente accessibile all’utente finale, che può personalizzarlo autonomamente in ogni aspetto. In più essendo in cloud permette di non dover essere in ufficio o in negozio per rispondere al telefono e di poter gestire da remoto gli ordini. Una soluzione particolarmente efficiente anche per tante attività commerciali” prosegue Leonardo Coppola.
Nuove funzionalità per potenziare l’esperienza in cloud delle PMI
Ad oggi le prime funzioni integrate nel centralino cloud di Voxloud riguardano l’integrazione dello stesso con il CRM dell’azienda e che permette quindi di avviare, eseguire e tenere traccia delle chiamate del centralino direttamente dal CRM usato. Al momento le integrazioni attualmente supportate con i più utilizzati software di CRM e marketing automation sul mercato sono: Intercom, Salesforce, Zoho, Hubspot, Keap, Zendesk e Google Contacts.
Vi è inoltre la possibilità di personalizzare la coda delle chiamate, dal sottofondo musicale al messaggio inviato, oltre al poter scegliere quanto tempo mantenere una chiamata in coda e chi dovrà rispondere. Presente poi la nuova funzione Numero Verde che permette di configurarlo autonomamente e senza costi di attivazione o costi fissi mensili, in quanto il servizio è totalmente ricaricabile direttamente dal proprio pannello di controllo.
In ultimo è in fase beta la funzione di videoconferenza, che permette di poter gestire in modo autonomo le videochiamate attraverso un’interfaccia user friendly e dotando ogni utente del centralino Voxloud di una stanza virtuale dedicata, con URL condivisibile in qualsiasi momento per poter invitare i vari partecipanti.
La prossima sfida dell’apertura del canale rivenditori
“Ora ci apriamo al canale indiretto di vendita (dai system integrator fino ai service provider) fornendo ai rivenditori una piattaforma pronta all’uso e adattabile a qualsiasi operatore telefonico, senza necessità di investimenti in tecnologie grazie al cloud.” Si tratta di una scelta matura oltre a rappresentare un segnale di crescita della startup dopo 5 anni di attività. “Siamo partiti nel 2015 con una piccola grande ambizione: quella di contribuire a rivoluzionare e far stare al passo con i tempi il settore delle telecomunicazioni in Italia” – conclude Leonardo Coppola – “È un percorso in divenire ma se all’inizio ci siamo scontrati con diversi ostacoli, tra i quali la diffidenza degli investitori e la pigrizia delle aziende a passare ad un sistema in cloud, oggi invece vediamo che c’è sempre più presa di coscienza da parte anche delle piccole e medie imprese, come degli esercizi commerciali, che la digitalizzazione è il presente e non più il futuro.”