Per un’impresa è importante avere una chiara comprensione di ciò che ogni access point Wi-Fi 6 offre effettivamente. Scegliere la tecnologia adatta al business di tutti i giorni, infatti, può essere difficile. Con così tante opzioni simili sul mercato, come si può essere sicuri di fare la scelta giusta? Risulta difficile distinguerle tra di loro, per via di design accattivanti e prezzi allettanti.
Dalle garanzie a vita agli standard Wi-Fi che supportano tecnologie innovative, può essere utile sapere dove, gli access point Wi-Fi 6 potrebbero mancare di alcuni dettagli chiave perché, in realtà, non sono tutti uguali. Compromettere la qualità scegliendo un hardware di qualità inferiore o destinato al consumatore finale, potrebbe causare problemi in seguito e far lievitare dei costi, per non parlare dell’impatto sulla customer experience.
Ecco quattro considerazioni a cura di D-Link rivolte agli utenti del mondo B2B da tenere a mente nella scelta dell’access point Wi-Fi 6:
Valutare la qualità per evitare un aumento dei costi a lungo termine
Un modo per comprendere la qualità offerta da un produttore è esaminare la durata della garanzia che offre. Garanzie brevi, unite alla non divulgazione del tempo medio tra i guasti (MTBF), possono spesso comportare un aumento dei costi a lungo termine.
Per gli access point Wi-Fi 6, questo potrebbe significare costi di implementazione più elevati perché l’hardware difettoso deve essere sostituito, con un conseguente dispendio di manodopera e perdite dovute ai tempi di inattività. Quando l’azienda li seleziona, è essenziale considerare l’MTBF e la trasparenza del produttore.
Considerare la progettazione e l’impatto sull’efficienza generale della rete
Con così tanti access point Wi-Fi 6 che dichiarano di fare le stesse cose, un’azienda dovrebbe esaminarne i dettagli, capendo come gli aspetti di produzione possano influenzare l’efficienza e la capacità complessiva della rete. Per esempio, quelle che usano un hardware consumer probabilmente andranno al risparmio, affidandosi per esempio a velocità inferiori per le bande wireless a 2.4GHz. Molti dispositivi connessi sperimenteranno una connettività più lenta su quella banda, e tecnologie chiave come la MU-MIMO non saranno supportate, influenzando la velocità e l’efficienza complessiva della rete wireless. Questo, a sua volta, significa che gli access point non possono ottenere la certificazione Wi-Fi CERTIFIED 6.
Garantire l’interoperabilità e la compatibilità inversa
Le certificazioni Wi-Fi dimostrano che i prodotti Wi-Fi, come gli access point, sono stati sottoposti a test rigorosi per soddisfare gli standard concordati nel settore. Se i prodotti non sono Wi-Fi CERTIFIED 6, per esempio, non garantiscono l’interoperabilità, la compatibilità inversa e la sicurezza del Wi-Fi 6. Con un numero crescente di dispositivi pronti ad arrivare nel mercato, l’interoperabilità sarà vitale per permettere alle aziende di ottenere il massimo dai prodotti Wi-Fi 6. Naturalmente, è necessario assicurarsi che i dispositivi esistenti possano connettersi alla rete aggiornata senza problemi. Qualsiasi problema con l’interoperabilità e la compatibilità inversa porterà a esperienze negative per i clienti e causerà più problemi da risolvere per i team IT.
Assicurarsi che l’Ethernet non stia ostacolando il Wi-Fi
Molti access point Wi-Fi 6 supportano già velocità multigigabit. Altri sono dotati di hardware a basso costo con interfacce cablate gigabit. Ciò significa che, non importa quanto sia veloce il Wi-Fi, sarà sempre ostacolato e limitato dalla connessione cablata. La scelta degli access point con una connessione cablata multigigabit, come 2.5G Ethernet, limiterà questo problema, permettendo di raggiungere il pieno potenziale del Wi-Fi 6.
Infine, se un’azienda ha deciso di investire tempo e denaro per aggiornarsi al Wi-Fi 6, non deve scegliere i prodotti solo in base al costo iniziale. È molto probabile che costi di più all’azienda nel lungo periodo.